Una possibile nuova stablecoin potrebbe essere lanciata da Tether Holdings, secondo quanto riferito dall’amministratore delegato Paolo Ardoino in un’intervista a Bloomberg. Questo token avrebbe lo scopo di offrire un regolamento più rapido per i pagamenti tra banche agli investitori istituzionali. Tether è attualmente proprietaria di USDT, la più grande stablecoin al mondo. Le stablecoin sono criptovalute la cui valuta è ancorata a un altro asset, come ad esempio una valuta fiat o l’oro, al fine di mantenere un prezzo stabile. USDT è specificamente collegata al dollaro USA con un rapporto di 1:1, il che significa che ogni token emesso deve essere supportato da un dollaro americano nelle riserve.
Ardoino ha dichiarato che una stablecoin lanciata da Tether negli Stati Uniti sarebbe rivolta alle istituzioni, considerando che il mercato statunitense ha accesso diretto al dollaro. Tutto questo in un contesto di fiducia da parte dei clienti, poiché una criptovaluta ancorata al dollaro può offrire un rifugio in paesi con alta volatilità valutaria, come l’Argentina. Il 40% dei possessori di USDT utilizza il token come un mezzo di risparmio.
Il Ruolo di Trump nell’Emissione di una Nuova Stablecoin da Parte di Tether
L’interesse di Tether nel valutare una nuova stablecoin è stato incoraggiato dall’approccio regolamentare dell’amministrazione Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha espresso la volontà di fare degli USA il centro mondiale delle criptovalute, promessa fatta durante la campagna elettorale. Attualmente, un disegno di legge al Congresso, sostenuto fortemente dal presidente, ha spinto Tether a considerare un’alternativa a USDT. Ardoino ha dichiarato: “Stiamo valutando questa opportunità e siamo aperti all’idea, ma dobbiamo attendere il testo finale del disegno di legge”.
Il cambio di amministrazione negli USA ha favorito Tether nel progredire verso una revisione contabile delle sue riserve da parte di una grande azienda di revisione, come Deloitte, PricewaterhouseCoopers, Ernst & Young o KPMG. Attualmente, le attestazioni trimestrali dell’azienda sono fornite da BDO Italia S.p.A. Tether ha avuto problemi in passato con i controlli, come dimostrato dalla multa di 41 milioni di dollari pagata nel 2021 per le accuse del regolatore USA relative alla trasparenza delle sue riserve.