Blockchain e finanza decentralizzata a Dubai: il progetto di tokenizzazione immobiliare
A Dubai, dopo l’annuncio della costruzione della Crypto Tower, si sta avanzando con l’introduzione di un innovativo programma pilota di tokenizzazione immobiliare. Il Real Estate Tokenisation Project è stato presentato dal Dubai Land Department, l’ente responsabile delle transazioni immobiliari nella città degli Emirati Arabi Uniti.
Pionieri nella tokenizzazione immobiliare
La tokenizzazione immobiliare consiste nella digitalizzazione degli asset immobiliari tramite l’utilizzo di token unici, rendendo liquidi beni tradizionalmente considerati illiquidi. Grazie alla tecnologia blockchain e alla crittografia, le transazioni diventano più trasparenti, riducendo i rischi di frodi e manipolazioni, e aumentando l’accessibilità agli investimenti.
Questo approccio innovativo è stato già sperimentato con successo dalla società Damac Group, che ha tokenizzato un portafoglio di asset del valore di un miliardo di dollari.
Obiettivi e strategie a Dubai
Il progetto di tokenizzazione immobiliare si inserisce nella strategia immobiliare di Dubai per il 2033, che mira a incrementare il volume delle transazioni nel settore immobiliare, migliorare l’accesso agli investimenti e attrarre investitori internazionali. La città ha registrato più di 163.000 transazioni per un valore di 544 miliardi di dirham nei primi nove mesi del 2024, confermando la crescente attrattività del mercato immobiliare di Dubai.
La digitalizzazione degli atti di proprietà
Il Real Estate Tokenisation Project consentirà la suddivisione di proprietà immobiliari in quote, permettendo a più investitori di partecipare alla proprietà di un singolo immobile. Questo processo favorisce la diversificazione degli investimenti immobiliari e potenzia la trasparenza e la governance nel settore.
Con l’obiettivo di semplificare i processi di acquisto, vendita e investimento nel mercato immobiliare, il Dubai Land Department prevede che entro il 2033 le transazioni immobiliari tokenizzate raggiungeranno i 60 miliardi di dirham, corrispondenti al 7% delle transazioni totali della città.