Rialzi e incertezze nel mercato dell’oro: cosa ci riserva il futuro?
All’inizio di questa settimana, il prezzo dell’oro mostra un lieve calo nel mercato delle materie prime, con quotazioni che oscillano attorno ai 3.430 dollari per oncia. Ci si avvicina ai massimi storici di 3.510 dollari raggiunti ad aprile, e le preoccupazioni per le tensioni nel Medio Oriente potrebbero portare a un nuovo record imminente. Considerato il tradizionale bene rifugio, l’oro attrae gli investitori in cerca di stabilità durante periodi di crisi economica e geopolitica.
Israele e Iran: un conflitto in espansione?
Negli ultimi giorni, la situazione in Medio Oriente si è deteriorata, con Israele e Iran impegnati in una serie di attacchi aerei. La crescente ostilità è segnale di un conflitto aperto che potrebbe acquisire dimensioni preoccupanti. Il governo israeliano, sotto la guida di Benjamin Netanyahu, è convinto che l’Iran stia accelerando nella produzione di armi nucleari per minacciare la sicurezza dello Stato di Israele. Di conseguenza, le forze armate israeliane intensificano le operazioni contro i siti nucleari iraniani.
Dall’altra parte, Teheran descrive le azioni israeliane come l’ennesima aggressione di uno Stato “imperialista e malvagio” e promette ritorsioni severe. La comunità internazionale è in allerta per la possibilità di un intervento statunitense che potrebbe coinvolgere, in seguito, anche Russia e Cina, aggiungendo tensione alla situazione, con timori di un conflitto su scala mondiale.
In questo contesto, gli investitori cercano di proteggere i propri beni e si orientano verso l’oro. “I prezzi si avvicinano al picco e, data l’attuale instabilità geopolitica, qualsiasi escalation potrebbe farli salire ulteriormente”, ha commentato John Feeney, esperto di Guardian Gold Australia. “Gli investimenti stanno migrando dalle obbligazioni statunitensi verso l’oro”, ha aggiunto. Kelvin Wong, analista senior di Oanda per l’Asia Pacifico, osserva che il rischio politico si è intensificato per il conflitto tra Israele e Iran, accrescendo l’interesse per l’oro come bene rifugio. “Siamo sopra la soglia dei 3.400 dollari e la tendenza rialzista è chiara, con un potenziale superamento della resistenza a 3.500 dollari”, ha concluso.
Le attese per la Federal Reserve
Le prossime decisioni della Federal Reserve potrebbero influenzare le quotazioni dell’oro. Dopo l’uscita di dati poco incoraggianti su inflazione e lavoro negli Stati Uniti, gli operatori di mercato hanno iniziato a scommettere su un possibile taglio dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno. Tuttavia, in questo incontro si prevede che i tassi rimarranno stabili tra il 4,25% e il 4,50%. Gli investitori seguiranno con attenzione qualsiasi indicazione sulle future politiche monetarie della Fed. Settembre è atteso come il mese che potrebbe vedere il primo allentamento, a meno di eventi macroeconomici rilevanti.
Per l’oro, tassi d’interesse più bassi significano rendimenti più contenuti, riducendo il costo opportunità di detenere l’asset. Questo scenario potrebbe incrementare la domanda di oro, contribuendo così ad un eventuale aumento dei prezzi.