Analisi dei mercati azionari nel 2024 e prospettive future
Nel corso del 2024, gli Stati Uniti hanno registrato una performance inferiore rispetto all’Europa nei mercati azionari, generando diverse riflessioni da parte degli esperti del settore. Questo andamento è attribuibile alla volatilità causata dalla comunicazione aggressiva del presidente americano Donald Trump, che ha drasticamente modificato il panorama positivo all’inizio dell’anno. “All’inizio del 2025, la maggior parte degli investitori ha conferito maggiore attenzione agli Stati Uniti” ha dichiarato Vincenzo Sagone, responsabile delle vendite ETF Italia presso Franklin Templeton, durante un’intervista per Borsa&Finanza in occasione di Consulentia 2025. “Anche noi, inizialmente, consideravamo il mercato statunitense il più stabile – ha aggiunto – e questa convinzione perdura ancora oggi”.
Dall’altra parte, il mercato azionario europeo, nonostante un ottimo avvio d’anno, resta ancora un’incognita e si consiglia cautela a causa dell’instabilità politica presente. “L’aumento degli investimenti nel settore della difesa ha stimolato l’andamento dell’azionario europeo, ma non offre ancora la stessa solidità del mercato statunitense. La risoluzione del conflitto in Ucraina potrebbe rappresentare il cambio di rotta che mette fine all’incertezza per le società europee”. Attualmente, la migliore strategia è monitorare attentamente l’evolversi della situazione politica e dei negoziati per una tregua.
Oltre ai mercati statunitense ed europeo, la Cina ha riacquistato interesse tra i grandi mercati azionari globali, specialmente dopo l’adozione di nuove misure da parte del Congresso del popolo all’inizio di marzo per ripristinare la fiducia dei cittadini cinesi, scesa ai minimi storici.
Preferire la qualità in un contesto incerto
Navigare con successo nell’attuale scenario di incertezza richiede una gestione oculata della volatilità e una strategia ben definita. Riguardo al primo aspetto, “è consigliabile puntare su aziende stabili con bilanci solidi e ottimi dividendi, una strategia adottata dal nostro ETF Franklin European Quality Dividend Ucits ETF. Le azioni di questo tipo hanno mostrato una maggiore resilienza durante le fasi correttive dei mercati” ha commentato Sagone.
Sul fronte strategico, nonostante i momenti di stanchezza delle grandi aziende tech statunitensi, il settore tecnologico rimane “preponderante nei prossimi 5-10 anni. Per questo motivo, manteniamo un atteggiamento positivo verso questo comparto nei nostri portafogli e nei nostri prodotti. Tra questi, prediligiamo l’ETF tematico sull’intelligenza artificiale, blockchain e metaverso, che copre l’intero settore tecnologico a livello globale”.
Quindi, sì alla tecnologia, ma diversificando gli investimenti in tutto il mondo anziché concentrarsi esclusivamente sugli Stati Uniti e sul tema dell’intelligenza artificiale.
Le Banche centrali momentaneamente sullo sfondo
L’attivismo di Donald Trump e la questione della guerra commerciale hanno messo in secondo piano il ruolo delle Banche centrali e dei dati macroeconomici nei movimenti dei mercati azionari. Tuttavia, è importante non dimenticare questo aspetto.
Riguardo a ciò, Vincenzo Sagone si attende sorprese positive dalla Banca centrale europea: “La BCE ha ribadito la sua intenzione di basare le decisioni di politica monetaria sui dati economici. Prevediamo ulteriori tagli dei tassi nel corso dell’anno”.