L’euro: la nuova valuta di riferimento?
La recente ascesa dell’euro rispetto al dollaro Usa ha portato la valuta europea al livello più alto degli ultimi tre anni. Questo trend è stato alimentato dalla crescente sfiducia nell’economia americana e dalla ricerca di alternative al dollaro come valuta rifugio.
La guerra dei dazi potrebbe portare alla temuta stagflazione, una situazione economica pericolosa caratterizzata dalla stagnazione e dall’inflazione. Finora il dollaro è sempre stato considerato un bene rifugio, ma ora questo ruolo potrebbe essere preso dall’euro.
La Germania ha recentemente allentato le regole fiscali, favorendo così l’Europa come possibile porto sicuro in caso di recessione globale. Inoltre, se i dazi americani ridurranno il surplus commerciale dell’Europa con gli Stati Uniti, meno entrate verranno reinvestite in dollari, favorendo così l’euro come valuta di investimento.
Obiettivo a 1,20 dollari per l’euro
Il tasso di cambio EUR/USD ha già registrato un aumento del 9,4% dall’inizio dell’anno e molti analisti prevedono ulteriori rialzi. Tuttavia, ci sono anche posizioni più caute, che ritengono che l’euro sia attualmente sovravalutato.
Nonostante le previsioni positive, gli esperti avvertono che un ulteriore rafforzamento dell’euro potrebbe incontrare delle resistenze. È importante considerare che i cambiamenti nelle valute di riserva richiedono mesi o addirittura anni per materializzarsi.