L’Oreal: successo in Borsa grazie ai dati positivi del primo trimestre 2025
La settimana inizia con acquisti per le azioni L’Oreal, che sulla Borsa di Parigi stanno registrando un aumento grazie ai buoni risultati del primo trimestre del 2025 comunicati dall’azienda. Nonostante un mercato ancora difficile e volatile, il gruppo leader nei prodotti di cosmetica e bellezza ha chiuso il periodo gennaio-marzo con un aumento del fatturato del 4,4% a 11,7 miliardi di euro, superando le attese degli analisti fissate a 11,48 miliardi di euro. Grazie alla crescita del 7,3% delle vendite, trainate da tutte le sue divisioni.
Le vendite hanno registrato incrementi in tutti i settori: quello Luxury con un aumento del 7,3% a 4,09 miliardi di euro, dermo-cosmesi del 3,5% a 2,08 miliardi, Consumer Products del 2,5% a 4,3 miliardi e Professional Products con un incremento del 2,7% a 1,27 miliardi di euro. A livello geografico, l’Asia ha registrato un aumento del 8,4%, l’Europa del 4,9%, mentre il Nord America ha avuto un calo dell’1,4%.
Durante la presentazione dei dati, il CEO del gruppo, Nicolas Hierominus, ha confermato che il 2025 sarà un altro anno di crescita per l’azienda, grazie al contributo dei suoi 37 marchi che dovrebbero consolidare la leadership a livello globale.
Azioni L’Oreal: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni L’Oreal sul Cac 40 stanno registrando un guadagno superiore al 3,5%, oltre i 354 euro, con volumi superiori alla media giornaliera mensile. Con un trend al rialzo nel breve e medio termine, si prevede un test delle prossime resistenze a 360 euro e successivamente verso i massimi del 2025 a 370-371 euro.
Il superamento di queste resistenze potrebbe portare ulteriori rialzi verso i 390-395 euro e successivamente ai massimi degli ultimi 9 mesi a 413 euro. Al contrario, se le quotazioni rimarranno al di sotto di 370-371 euro, potrebbe trattarsi di un semplice rimbalzo tecnico all’interno di un trend discendente. In questo caso, potrebbero aprirsi posizioni ribassiste con obiettivi a 337 euro e successivamente a 326 euro. La tenuta di questi supporti sarà fondamentale per evitare una revisione al ribasso dei minimi degli ultimi 4 anni a 300 euro.
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