Riflessioni sulla Volatilità Mercati: Parola a Larry Fink
Secondo Larry Fink, amministratore delegato di Blackrock, la recente tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina non è sufficiente a stabilizzare la volatilità nei mercati finanziari. Durante il Forum sugli investimenti saudita-statunitense a Riyadh, Fink ha osservato che le fluttuazioni di mercato continueranno ad essere pronunciate “fino a quando non faremo chiarezza sul nuovo equilibrio economico”. Questo equilibrio, a suo avviso, si formerà in base a come gli Stati Uniti ristruttureranno il commercio a livello globale.
Attualmente, la comunità finanziaria sembra ottimista, in seguito all’accordo raggiunto all’inizio della settimana dalle due principali potenze economiche, che prevede la sospensione dei dazi per 90 giorni con una significativa riduzione delle aliquote. Le tariffe statunitensi sulle importazioni di beni cinesi scendono così dal 145% al 30%, mentre quelle cinesi sulle merci americane diminuiscono dal 125% al 10%. Questo accordo ha stimolato un’impennata nei mercati, con Wall Street che ha visto l’S&P500 salire del 3,26%, recuperando quasi tutte le perdite accumulate dall’inizio dell’anno.
Indirizzo di Incertezza e Opportunità
Tuttavia, per Fink, i prossimi 90 giorni di volatilità non garantiranno una rinnovata fiducia nel mercato. “Siamo destinati a rimanere in un contesto di incertezza e a prestare maggiore attenzione ai deficit, un aspetto frequentemente trascurato nelle discussioni economiche”, ha affermato. Egli ha evidenziato che il deficit degli Stati Uniti è un problema reale. Per l’economia americana è necessaria una crescita del 3% per gestire il proprio deficit. Fink ha notato come gli sforzi del presidente Trump siano in linea con gli obiettivi del Regno dell’Arabia Saudita, volti a promuovere più investimenti pubblici e privati.
La Volatilità come Opportunità di Investimento
La volatilità, da parte sua, rappresenta un punto di svolta per gli investitori, secondo l’amministratore delegato di Blackrock. Esistono enormi risorse finanziarie non utilizzate, con una quantità di denaro in contante imprigionata a causa delle preoccupazioni legate alla guerra commerciale e all’incertezza sul futuro dell’economia americana. Fink ha specificato che “ci sono circa 12.000 miliardi di euro parcheggiati sui conti bancari in Europa e 11.000 miliardi di dollari nei fondi del mercato monetario negli Stati Uniti”. Questo significa che, in periodi di incertezza, gli investitori tendono a mantenere una liquidità elevata. Tuttavia, c’è un’indicazione di cambiamento nelle scelte degli investitori, con maggiori flussi di capitale diretti verso il Medio Oriente, l’India e il Giappone.
Concorda con Fink anche Jenny Johnson, amministratore delegato di Franklin Templeton, la quale afferma che “la volatilità porta a un reset, e in tali momenti la gestione attiva risulta vincente”, notando anche il crescente interesse per i mercati secondari nel private equity. Anche Jane Fraser, amministratore delegato di Citigroup, condivide questa visione, sottolineando che “la volatilità offre opportunità a chi è pronto a prendere l’iniziativa e cogliere l’attimo”.
