Azioni e Obbligazioni: Nuove Prospettive nel Mercato Usa
Negli Stati Uniti, le azioni hanno raggiunto livelli di prezzo superiori rispetto a quelli delle obbligazioni, secondo un’analisi condotta da Gina Martin Adams e Michael Casper di Bloomberg. Questo studio si basa sul premio per il rischio azionario, una misura che confronta i rendimenti previsti delle azioni con quelli dei titoli di Stato americani.
Attualmente, il divario tra i due rendimenti è ai minimi dal 2002, suggerendo che le obbligazioni potrebbero offrire ritorni più appetibili rispetto alle azioni. Tale scenario rende meno vantaggioso detenere titoli più volatili, dato che il guadagno potenziale delle obbligazioni è quasi paragonabile a quello delle azioni.
I dati della società di ricerca sugli investimenti Cfra indicano che nei tre decenni passati, quando il premio per il rischio si è mantenuto a livelli simili a quelli attuali, l’indice S&P 500 ha registrato un incremento medio del solo 2,5% annuale a 12 mesi. Questo dato risulta notevolmente inferiore alla performance media dell’8,5% registrata nel lungo termine. Come commenta Timothy Chubb, direttore degli investimenti di Girard, “un calo così marcato del premio per il rischio ci indica che le azioni stanno diventando meno attrattive. Dopo un notevole rally negli ultimi due mesi, questo potrebbe ridurre la forza del recente rimbalzo”.
Cercando Catalizzatori per le Azioni Usa
Le azioni americane hanno ripreso quota dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato un congelamento dei dazi per un periodo di 90 giorni. Questa spinta ha visto un ulteriore sostegno quando Trump ha esteso la stessa misura alla Cina un mese più tardi. Di conseguenza, l’indice S&P 500 si è avvicinato al record storico di 6.147 punti, toccato a febbraio.
Tuttavia, gli investitori sono ora in attesa di nuove motivazioni che possano giustificare ulteriori acquisti. Fattori come il miglioramento delle prospettive commerciali globali, solidi risultati trimestrali delle imprese e la robustezza dell’economia sono già riflessi nei prezzi delle azioni a Wall Street. Scott Ladner, direttore degli investimenti di Horizon Investment, osserva: “Abbiamo chiaro il quadro della situazione per la guerra commerciale, e l’ottimismo sui dazi non rappresenta più un vantaggio per le azioni, che risultano di nuovo costose.”
Secondo Casper di Bloomberg, un fattore determinante potrebbe essere la Federal Reserve: “Le prospettive per le azioni nei prossimi mesi saranno in definitiva influenzate dalla politica monetaria della Fed. L’allentamento monetario ha storicamente effetti positivi sui guadagni azionari, ma è necessario che gli investitori abbiano chiarezza.”
Elementi Positivi per gli Investitori
Due aspetti potrebbero tinere alta la fiducia tra gli investitori. Il primo è che periodi di premio al rischio azionario basso o negativo non sempre si associano a rendimenti scadenti. Infatti, tra settembre 1980 e giugno 2002, un premio al rischio negativo ha coinciso con un aumento annualizzato del 10% per le azioni (dati Bloomberg). Il secondo elemento positivo riguarda i costi di finanziamento, che potrebbero rimanere elevati a causa della spesa pubblica statunitense, potenzialmente mettendo sotto pressione i prezzi dei titoli di Stato e favorendo le azioni.