L’impatto dell’euro digitale sul sistema bancario europeo
Secondo uno studio della Banca centrale europea, l’introduzione dell’euro digitale potrebbe rappresentare una sfida significativa per le banche commerciali. Lo studio ha evidenziato che potrebbe verificarsi un massiccio trasferimento di depositi verso un portafoglio elettronico garantito dalla Bce, con conseguenze potenzialmente problematiche per il settore bancario.
Analisi dei rischi dell’euro digitale
La simulazione condotta dalla Banca centrale europea ha ipotizzato diversi scenari possibili, tra cui una fuga dei depositanti verso l’euro digitale come forma di sicurezza. In questa situazione ipotetica, si stima che fino a 699 miliardi di euro potrebbero essere ritirati dalle banche della zona euro per essere depositati nell’euro digitale. Questa cifra corrisponderebbe all’8,2% dei depositi complessivi e potrebbe mettere sotto pressione diverse istituzioni bancarie europee.
Anche se la Bce ritiene che questa eventualità sia altamente improbabile, ha sottolineato che in un contesto più normale, in cui i depositanti non trasferiscono completamente i propri fondi nell’euro digitale, le banche potrebbero vedere un deflusso di liquidità più limitato, pari a poco più di 100 miliardi di euro. Questa situazione potrebbe essere gestibile, soprattutto se accompagnata da un aumento nell’utilizzo dei pagamenti elettronici.
Considerazioni sul futuro dell’euro digitale
Anche se l’introduzione dell’euro digitale potrebbe comportare alcuni rischi per il sistema bancario europeo, la Bce ha sottolineato che un’euro digitale ben progettato potrebbe rafforzare la sovranità monetaria dell’Unione europea e ridurre la dipendenza da altre forme di valuta digitale, come le stablecoin ancorate al dollaro.
Pur riconoscendo i potenziali rischi, la Bce ha concluso che un’euro digitale con limitazioni adeguate potrebbe essere un fattore di stabilità, piuttosto che di rischio, per il sistema finanziario europeo.
