Oggi le azioni di Azimut Holding stanno mostrando un parziale recupero alla Borsa di Milano dopo il forte ribasso registrato nella giornata precedente, caratterizzato da un calo intorno al 10%. Nonostante questa flessione, il titolo mantiene un incremento significativo di circa il 36% da inizio anno. Tuttavia, le recenti ispezioni condotte dalla Banca d’Italia sulla controllata Azimut Capital Management SGR hanno sollevato alcune criticità che potrebbero influenzare negativamente le performance azionarie nei prossimi mesi.
La posizione ufficiale di Azimut e le riflessioni del presidente Giuliani
Tra il 10 marzo e il 13 giugno, la Banca d’Italia ha eseguito un controllo approfondito che ha messo in luce importanti lacune a livello di governance e organizzazione all’interno del gruppo. Come richiesto, Azimut dovrà adottare misure correttive per eliminare tali difetti e instaurare un sistema di governance e controllo adeguato alla complessità del gruppo. L’autorità di vigilanza ha anche espresso dubbi sulla capacità di Azimut di mantenere partecipazioni rilevanti nel settore della gestione collettiva del risparmio, e ha evidenziato incertezze riguardanti il progetto della banca digitale Tnb.
Pietro Giuliani, presidente di Azimut, ha espresso fiducia in una rapida conclusione positiva della verifica e ha precisato che la governance della SGR rimane autonoma rispetto a quella della Holding stessa. Il presidente ha inoltre sottolineato che la principale critica riguarda l’insufficiente indipendenza della SGR, aspetto su cui il gruppo sta già lavorando con attenzione.
Il futuro di Tnb e sviluppi per la licenza bancaria
Per quanto concerne il progetto Tnb, Azimut ha firmato un accordo con FSI per sviluppare una banca digitale di nuova generazione, orientata al wealth management. Tuttavia, l’ottenimento della licenza bancaria in Italia si presenta come un notevole ostacolo. Per questo motivo, la società sta valutando alternative, come acquisire una banca già operante, o ottenere una licenza in Svizzera, dove Azimut è già attiva. Giuliani ha ribadito la preferenza per un’autorizzazione italiana, ma ha sottolineato che la Svizzera rappresenta una valida opzione qualora si riscontrassero ulteriori impedimenti normativi.
In questo scenario, l’intervento richiesto dalla Banca d’Italia potrebbe complicare i tempi e le modalità del progetto, ma il presidente resta determinato.
Dichiarazioni dell’amministratore delegato Giorgio Medda
L’AD Medda ha confermato l’impegno della società nel presentare entro il 30 novembre un piano d’azione volto all’implementazione di misure correttive da completare entro aprile 2026. Questo piano garantirà una maggiore chiarezza sulle regolamentazioni da seguire in relazione a Tnb, la cui autorizzazione si attende nel secondo trimestre del 2026. La strategia del gruppo, ha evidenziato Medda, rimane ferma e Tnb rappresenta un progetto trasformativo essenziale per Azimut, che continuerà con determinazione.
Dividendi e buyback: le rassicurazioni alla comunità degli investitori
Il brusco calo del titolo ha generato preoccupazioni riguardo a possibili tagli ai dividendi o a modifiche nel piano di riacquisto azionario. Giuliani ha però tranquillizzato il mercato spiegando che, non essendo la società sottoposta a vigilanza prudenziale, non sussistono indicazioni o pressioni per mutare la politica su dividendi e buyback, decisioni che competono esclusivamente all’assemblea degli azionisti.
Inoltre, Medda ha annunciato la predisposizione di un nuovo buyback per un valore massimo di 500 milioni di euro, che va ad aggiungersi all’acquisto di 350 mila azioni realizzato ieri a un prezzo medio di 31,95 euro. L’operazione proseguirà anche nei giorni a venire, a conferma della volontà del gruppo di sostenere il titolo.
Il punto di vista del presidente Giuliani sul calo delle azioni
Giuliani ha definito la discesa delle azioni sul mercato come un evento “inaspettato e privo di razionalità”. Ha invitato gli azionisti e potenziali investitori a cogliere questa fase di debolezza come un’opportunità per acquistare o aumentare la propria quota nel capitale Azimut. A testimonianza del suo sostegno al titolo, ha anticipato di voler incrementare personalmente il proprio investimento in azioni Azimut per alcuni milioni di euro nei prossimi giorni, precisando di voler evitare fraintendimenti in un contesto di crescente tensione e di “caccia alle streghe” che potrebbe indurre errate interpretazioni della sua posizione.