Il cambio Euro/Dollaro raggiunge il massimo da novembre 2024
La valuta Euro ha raggiunto un importante traguardo oggi, con il cambio Euro/Dollaro che ha toccato quota 1,0947, il massimo da novembre 2024. Questo exploit è stato supportato dall’accordo tra la delegazione degli Stati Uniti e quella dell’Ucraina, avvenuto ieri a Gedda, in Arabia Saudita. In base a questo accordo, Kiev ha accettato la proposta americana di un cessate il fuoco di 30 giorni, con la revoca immediata della sospensione della fornitura di armi e la condivisione delle informazioni dell’intelligence statunitense. Inoltre, come parte dell’accordo, gli Stati Uniti avranno accesso al 50% delle terre rare presenti in Ucraina, in cambio dei 350 miliardi di dollari di aiuti militari ricevuti dal paese.
La prossima mossa sarà quella di coinvolgere Mosca, con la quale il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha in programma di avviare discussioni. L’Unione Europea sarà coinvolta nel processo di pace, secondo quanto dichiarato dalla delegazione ucraina. La prospettiva della fine del conflitto sarebbe estremamente positiva per l’economia europea e l’Euro ha reagito di conseguenza.
La debolezza del Dollaro contribuisce al rally dell’Euro
Non è solo la forza dell’Euro a spiegare il trend positivo dell’Euro/Dollaro negli ultimi tempi, ma anche la costante debolezza del Dollaro USA. L’effetto positivo causato da Trump alla valuta americana dopo le elezioni sembra ormai svanito. Gli investitori considerano l’atteggiamento aggressivo del presidente statunitense come un punto debole per il Dollaro. Il mercato non ha reagito bene alla fermezza di Trump nel colpire le nazioni alleate con dazi che hanno innescato una guerra commerciale.
L’Europa ha risposto con un pacchetto di tariffe su merci statunitensi, in risposta ai dazi USA sull’alluminio e l’acciaio. Questa guerra commerciale sta mettendo sotto pressione il Dollaro, poiché c’è il timore che gli Stati Uniti possano finire in recessione. Alcuni dati macroeconomici non positivi e l’incertezza riguardo all’economia statunitense stanno alimentando questo timore.
Secondo gli esperti, le probabilità di una recessione negli Stati Uniti nel 2025 sono in aumento, a causa delle tariffe introdotte. L’incertezza sull’economia statunitense si riflette anche sul resto del mondo attraverso i mercati finanziari.