Riassunto sulle Azioni d’Amico: Prestazioni e Prospettive Future
Le azioni di d’Amico hanno iniziato la settimana con un trend positivo, dopo un periodo di aumento della volatilità legato ai risultati del primo semestre del gruppo. Sebbene questi risultati non abbiano raggiunto i livelli dell’anno precedente, hanno mostrato stabilità, riflettendo la robustezza del mercato delle product tanker.
Nel primo semestre del 2025, d’Amico ha riportato ricavi pari a 132,23 milioni di dollari, in calo rispetto ai 212,97 milioni del 2024, a causa di un mercato di noli meno favorevole. I ricavi base time charter sono scesi da 210,54 milioni a 129,81 milioni di dollari. Il risultato operativo lordo, inoltre, ha subito un significativo ridimensionamento, passando da 161,13 milioni a 73,38 milioni di dollari, con un margine del 55,5% sui ricavi netti. Anche l’utile netto ha mostrato una diminuzione, scendendo da 122,9 milioni a 38,51 milioni di dollari. Il nolo spot medio giornaliero ha fatto registrare 22.655 dollari al giorno, rispetto ai 41.400 dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.
Alla fine di giugno, l’indebitamento netto era aumentato a 144,3 milioni di dollari, rispetto ai 117,7 milioni all’inizio dell’anno, mentre i flussi di cassa dalle attività operative sono risultati positivi, raggiungendo 86,2 milioni di dollari, in calo rispetto ai 155,2 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. In un contesto geopolitico caratterizzato da volatilità, d’Amico ha confermato la sua strategia a lungo termine, puntando su una flotta giovane, efficiente e di alta qualità e mantenendo una solida posizione finanziaria con un approccio equilibrato nella copertura contrattuale. La società è pronta a sfruttare nuove opportunità per generare valore sostenibile per i propri azionisti.
Analisi Tecnica delle Azioni d’Amico
Analizzando l’andamento delle azioni d’Amico sulla Borsa italiana, si nota una giornata di acquisti caratterizzata da volumi modesti, con i prezzi attualmente attorno a 3,67 euro. Con un trend rialzista nel breve periodo, il superamento delle resistenze chiave oltre i 3,77 euro, unitamente a volumi significativi, deciderà il proseguimento dell’andamento positivo delle ultime sedute.
Superati questi livelli, in coincidenza con la media mobile di lungo periodo, si assisterebbe a un rafforzamento del quadro tecnico di medio termine, mirando a un target di 4 euro. Se questi livelli venissero superati, le probabilità di raggiungere i massimi del 2025 a 4,50 euro aumenterebbero, con obiettivi intermedi collocati intorno a 4,25-4,30 euro.
D’altro canto, una discesa al di sotto dei 3,5 euro, minimi riscontrati nella scorsa settimana, potrebbe spingere le quotazioni verso i minimi del mese a circa 3,35 euro. La violazione di questi supporti indebolirebbe il quadro tecnico a breve e medio termine, con obiettivi successivi sui 3,10-3,15 euro e, eventualmente, in direzione della soglia dei 3 euro. Se i prezzi scendessero sotto questi supporti, il titolo potrebbe tornare ai minimi registrati nel 2025, situati tra 2,70 e 2,67 euro.
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