Tether pronta a fare il suo ritorno negli Stati Uniti
Da tempo criticata per la mancanza di una revisione contabile indipendente completa delle sue riserve, Tether si prepara a rientrare in azione negli Stati Uniti. Paolo Ardoino, CEO del più grande emittente mondiale di stablecoin, ha annunciato che l’azienda è pronta a tornare sul mercato statunitense, con oltre 500 milioni di utenti e oltre 162 miliardi di dollari in Usdt in circolazione. La società continua a concentrarsi sui mercati internazionali e sembra sulla strada giusta per rientrare negli Stati Uniti.
Tether si prepara per il ritorno negli Stati Uniti
Ardoino ha dichiarato durante un’intervista a Bloomberg Television che “siamo in buona posizione nella definizione della nostra strategia interna per gli Stati Uniti” e che l’annuncio ufficiale del ritorno dovrebbe arrivare entro i prossimi due mesi. Queste dichiarazioni giungono dopo le recenti sfide affrontate da Tether, con sanzioni da parte della SEC e della CFTC. Con il ritorno negli Stati Uniti, l’azienda si concentrerà su attività di trading, pagamenti e regolamenti interbancari.
- Attività di trading
- Pagamenti
- Regolamenti interbancari
La sfida della conformità alla legge sulle stablecoin
Con il nuovo contesto normativo introdotto dal Genius Act e l’approvazione del presidente Trump, Tether dovrà garantire la conformità con le leggi statunitensi sulle stablecoin. La società intende collaborare con partner di auditing di alto livello per garantire maggiore trasparenza e fiducia agli utenti, mentre si prepara a competere con le grandi istituzioni finanziarie che stanno entrando nel settore delle stablecoin.
Nel panorama in evoluzione delle criptovalute, Tether si posiziona come un attore chiave nel mercato delle stablecoin, offrendo stabilità e affidabilità agli utenti. Con un approccio focalizzato sulla conformità normativa e sulla trasparenza, l’azienda si prepara per una nuova fase di crescita e espansione.
