Il rialzo dei future sul succo d’arancia: cosa c’è dietro
Con il Natale ancora lontano, potrebbe sembrare strano guardare il film “Una poltrona due” in questo momento. Tuttavia, forse è proprio il momento giusto, non per la sua trama di scambio di vita, ma per il tema che porta i fratelli Duke al fallimento: il succo d’arancia.
Dazi di Trump e future sul succo d’arancia
Il recente rialzo dei future sul succo d’arancia ha raggiunto il record di 3,1385 dollari per libbra, con un aumento del 26% in soli tre giorni, la più grande crescita dal 1991. Dietro a questo aumento ci sono i dazi imposti da Trump, con minacce alla Europa e possibilità di aggiungere un dazio del 50% sulle importazioni dal Brasile. Queste mosse hanno creato timori di interruzioni nell’approvvigionamento, portando i future sul succo d’arancia a New York ai massimi degli ultimi mesi.
Il Brasile è il principale fornitore di succo d’arancia degli Stati Uniti, con importazioni per un valore di quasi 1 miliardo di dollari lo scorso anno. La Florida, altra grande fonte di arance, ha visto una riduzione nella produzione a causa di avversità climatiche e malattie che hanno colpito gli agrumi.
Anche l’incertezza sui dazi rimane, ma l’impatto potenziale sul commercio di succo d’arancia è significativo, aprendo la strada a possibili negoziati tra Brasile e Stati Uniti per ridurre i dazi e stabilire quote di esportazione.