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Arte e commercio: approvata l’Iva agevolata, ecco chi beneficia della riduzione

2025/07/08 52

Arte e commercio: approvata l'Iva agevolata, ecco chi beneficia della riduzione 

Riforme nel mercato dell’arte: l’Iva agevolata al 5%

In Italia, finalmente arriva una svolta attesa da tempo nel mercato dell’arte: il governo ha approvato l’Iva agevolata per gli scambi nel settore. La riduzione dell’aliquota d’imposta all’5% per il commercio di oggetti d’arte e d’antiquariato è una misura molto attesa e richiesta dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli.

Questa decisione è molto importante per l’ecosistema artistico italiano e rappresenta un cambio di paradigma culturale per il settore. Con l’applicazione dell’aliquota più bassa in Europa, l’Italia si allinea agli standard europei e diventa più competitiva rispetto ad altri Paesi. Questa riforma mira a rilanciare un comparto che vale 1,36 miliardi di euro, prevendo un aumento del 28% del fatturato complessivo e un impatto sull’economia italiana di 4,2 miliardi di euro.

Mercato dell’arte, Iva agevolata al 5%: a chi si applica

La riduzione dell’Iva all’5% si applica alle cessioni effettuate da artisti o dai loro eredi, alle cessioni da parte di gallerie e mercanti d’arte, e alle importazioni di opere d’arte. Questa misura favorisce l’attrattività del mercato italiano e stimola gli investimenti nel settore. Inoltre, produce benefici indiretti sul piano fiscale, contribuendo a contrastare l’economia sommersa.

Perché questa aliquota è importante per l’ecosistema

L’Iva agevolata al 5% favorisce la vitalità degli scambi nel settore artistico e incrementa la competitività italiana. La trasparenza verrà favorita e si prevede un impatto economico rilevante per l’intero settore dell’arte in Italia. Questa riforma rappresenta una vittoria per tutto il sistema dell’arte e potrebbe attrarre investitori internazionali interessati al mercato italiano.

Le riforme in arrivo con la nuova fiscalità

La nuova fiscalità nel mercato dell’arte è solo il primo passo di una strategia più ampia che coinvolgerà anche la semplificazione delle procedure sull’esportazione dei beni culturali. Il settore chiede una riforma sui limiti di esportazione e si aspetta novità su export, digitalizzazione e innovazione nell’ambito artistico. Il ministro Giuli sottolinea l’importanza di queste riforme per far dell’Italia un vero hub del mercato artistico in Europa.

           

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