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La Banca del Giappone continuerà a ridurre gli acquisti di titoli di stato giapponesi?

2025/06/04 36

La Banca del Giappone continuerà a ridurre gli acquisti di titoli di stato giapponesi? 

Prospettive per la BoJ: Rallentamenti degli acquisti di titoli di Stato

La Banca del Giappone (BoJ) potrebbe continuare a ridurre il ritmo degli acquisti di titoli di Stato nel prossimo anno fiscale. Questa possibilità è emersa durante l’audizione del governatore Kazuo Ueda in parlamento, dove ha spiegato che le opinioni sono prevalentemente favorevoli a una diminuzione degli acquisti. “Numerose posizioni hanno suggerito che è opportuno proseguire con i tagli, trovando un equilibrio tra prevedibilità e flessibilità”, ha dichiarato Ueda. La BoJ ha avviato un processo di “quantitative tightening” la scorsa estate, previsto fino a marzo 2026, che prevede un ribasso trimestrale di 400 miliardi di yen (circa 2,8 miliardi di dollari) negli acquisti di obbligazioni. A fine giugno, la BoJ intende rivelare il piano di acquisti di titoli per il periodo che inizia ad aprile del prossimo anno.

Rendimenti in crescita dei titoli di Stato

Attualmente, la BoJ detiene circa il 50% dei titoli di Stato giapponesi, risultato di un decennio di acquisti massicci con l’obiettivo di controllare la curva dei rendimenti. Dato l’inizio delle restrizioni nel 2024, si è registrato un incremento dei rendimenti, allertando gli osservatori. A titolo di esempio, lo scorso mese, il rendimento dei titoli a 30 anni ha raggiunto il 3,185%, segnando un massimo storico. Questo ha portato a una disarmonia tra domanda e offerta sui titoli di lungo termine. Secondo l’ex membro del Consiglio Makoto Sakurai, una riduzione degli acquisti della BoJ potrebbe provocare un ulteriore aumento dei rendimenti. Sakurai ha suggerito che sarebbe più prudente fermarsi ora e rivalutare in seguito, considerando l’alta incertezza attuale.

Aggiustamenti delle emissioni del debito

Ci sono anche crescenti speculazioni riguardo a una possibile modifica delle emissioni del debito da parte del Ministero delle Finanze, nel tentativo di evitare il sostegno a rendimenti eccessivamente elevati. Questo sviluppo è visto in modo favorevole da Katsutoshi Inadome, senior strategist di Sumitomo Mitsui Trust Asset Management, che ha commentato come, sebbene la situazione non si chiarirà completamente in un solo colpo, questa manovra potrebbe alleviare le preoccupazioni nel settore dei titoli super-lunghi.

Futuro aumento dei tassi di interesse da parte della BoJ

Durante la sua testimonianza al parlamento, Ueda ha toccato anche il tema dell’aumento dei tassi d’interesse. Il governatore ha affermato che l’aumento del costo del denaro avverrà solo quando ci sarà una solida convinzione relativa alla crescita economica e ai prezzi, ponendo fine a un lungo periodo di stagnazione. Ueda ha espresso preoccupazione per i rincari dei generi alimentari, che si prevede si allenteranno, mentre l’inflazione totale di aprile ha raggiunto il 4,6%. L’inflazione di fondo, che riflette l’aumento dei prezzi dovuto alla domanda interna e ai salari, è rimasta sotto il 2% ma potrebbe riprendersi dopo un periodo di stagnazione. “Se avremo la certezza che le nostre previsioni si realizzeranno, adegueremo il nostro supporto monetario aumentando i tassi di interesse”, ha aggiunto Ueda, sottolineando l’estrema incertezza delle prospettive attuali. La prossima riunione ufficiale della BoJ è fissata per il 16-17 giugno; tuttavia, la maggior parte degli economisti prevede che i tassi rimarranno stabili fino a settembre.

           

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