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Non Perdere Nessuna Detrazione con il Modello 730/2025

2025/05/23 21

Non Perdere Nessuna Detrazione con il Modello 730/2025 

La Dichiarazione dei Redditi: Riflessioni per il Modello 730/2025

Con l’avvio della stagione per la dichiarazione dei redditi, è tempo di affrontare il modello 730/2025 e le relative indicazioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. È il momento di mettere insieme tutte le spese effettuate nel 2024.

La presentazione corretta del modello non è semplicemente un obbligo fiscale, ma rappresenta anche un’opportunità per ottenere rimborsi attraverso le detrazioni previste dalla normativa italiana. Accessibili non solo per le spese più comuni, come quelle mediche, scolastiche o per lavori di ristrutturazione, le detrazioni includono anche voci meno conosciute che possono influenzare significativamente l’esito finale della dichiarazione. Vediamo insieme quali sono.

Detrazioni nel Modello 730/2025: Un Vantaggio Fiscale

Quando parliamo di detrazioni nel modello 730/2025, ci riferiamo a una serie di spese sostenute nell’anno precedente che possono ridurre l’imposta sul reddito da versare. Spesso, queste detrazioni si traducono in rimborsi diretti da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico.

Per essere incluse, le spese devono essere documentate e risalire al 2024. La percentuale di detrazione varia a seconda della tipologia di onere: in molti casi si attesta al 19%, ma per lavori di ristrutturazione essa può arrivare fino al 50%, 65% o addirittura al 110% in base al Superbonus (per chi può ancora beneficiarne).

Le voci più comuni comprendono le spese sanitarie, gli interessi passivi per i mutui, le spese universitarie, i costi per l’affitto e le attività sportive per i figli. Tuttavia, esistono anche detrazioni meno note che vale la pena considerare per non perdere alcun euro.

Detrazioni Sconosciute nel Modello 730/2025

Molti contribuenti si soffermano solo sulle detrazioni più famose, trascurando alcune voci meno evidenti che sono perfettamente detraibili. Un esempio è l’importo per le spese funebri, che può essere dedotto a prescindere dal grado di parentela con il defunto, purché sia chi ha effettuato il pagamento.

Inoltre, gli abbonamenti ai trasporti pubblici possono essere detratto al 19% fino a un massimo di 250 euro, a patto che risultino personali e debitamente documentati. Si tratta di una spesa che, se gestita con attenzione, può portare a un discreto rimborso annuale.

Vi è poi il Bonus Verde, destinato a chi ha effettuato lavori di sistemazione del verde privato: installazione di impianti di irrigazione, acquisto di alberi e piante, recinzioni o giardini pensili. Questa voce viene spesso dimenticata, ma permette di recuperare fino al 36% della spesa.

Per quanto riguarda l’affitto, è possibile accedere a detrazioni, anche se con modalità diverse rispetto ad altre spese. L’importo varia in base al reddito complessivo dell’affittuario, al tipo di contratto e all’uso dell’immobile. In alcuni casi, sono previsti importi fissi annuali se si rispettano determinati requisiti, come la residenza nell’area in cui si lavora.

Spese Sanitarie, Istruzione e Edilizia: Le Detrazioni Importanti

Fra tutte le categorie di spese, senza dubbio quella sanitaria è la più vantaggiosa, rappresentando la voce principale nelle dichiarazioni fiscali. In questa categoria rientrano le visite mediche generiche e specialistiche, le analisi, le terapie riabilitative, le cure termali (escluse le spese di trasporto), i dispositivi medici e i ricoveri ospedalieri. Per i farmaci, la detrazione è valida solo se indicati con scontrino parlante e accompagnati da prescrizione.

Le spese di istruzione sono anche molto significative. È possibile detrarre il 19% delle spese scolastiche per i figli dai 5 ai 18 anni, includendo le iscrizioni, la mensa, le gite, l’assicurazione e il trasporto. Per quanto riguarda l’università, si possono detrarre le tasse di iscrizione, i test di ingresso, i tirocini e i corsi per il conseguimento di CFU e CFA, anche se svolti in istituti privati (entro i limiti stabiliti annualmente dal Miur).

Infine, non dimentichiamo i bonus edilizi, ancora fondamentali nel 2025: il Superbonus (per i lavori realizzati in anni passati), l’Ecobonus per la riqualificazione energetica, il Sismabonus per interventi antisismici, e il classico bonus ristrutturazione al 50%. Anche il bonus mobili ed elettrodomestici, legato ai lavori di ristrutturazione, consente di ottenere una detrazione del 50% sull’acquisto di mobili, fino a un massimo di 5.000 euro.

Chi ha effettuato interventi per eliminare barriere architettoniche può detrarre fino al 75% della spesa sostenuta, con percentuali variabili a seconda del tipo di intervento e delle caratteristiche dell’edificio.

           

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