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Rendimento del 5% per i titoli di Stato USA a 30 anni dopo il declassamento di Moody’s

2025/05/20 18

Rendimento del 5% per i titoli di Stato USA a 30 anni dopo il declassamento di Moody's 

Aumento dei rendimenti dei titoli di Stato Usa

I rendimenti dei titoli di Stato degli Stati Uniti sono aumentati all’inizio di questa settimana, raggiungendo la soglia psicologica del 5% per le scadenze a 30 anni. I Treasury a 10 anni, invece, hanno toccato il 4,5%.

La decisione di Moody’s di abbassare il rating degli Stati Uniti da Aaa ad Aa1 ha scatenato vendite, citando preoccupazioni sul deficit Usa che “non mostra segni di riduzione” e attribuendo la responsabilità ai presidenti americani e al Congresso.

Attualmente il deficit di bilancio federale degli Stati Uniti è di circa 2.000 miliardi di dollari all’anno, e il debito potrebbe raggiungere il 107% del Pil entro il 2029, secondo il Congressional Budget Office.

La politica fiscale del presidente Usa Donald Trump ha sollevato molte preoccupazioni nei mercati finanziari, soprattutto per l’approccio accomodante verso le società senza tagli significativi alla spesa pubblica. La guerra commerciale innescata dai dazi ha aumentato i timori legati al debito e alla recessione.

Significato dell’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato Usa

L’aumento dei rendimenti ha messo sotto pressione il dollaro Usa e i future delle azioni statunitensi. Gli investitori temono che rendimenti più elevati possano portare a una contrazione dell’economia americana e quindi si allontanano dagli asset statunitensi.

L’oro ha festeggiato l’aumento dei rendimenti portandosi oltre i 3.200 dollari l’oncia, essendo considerato un bene rifugio come i titoli di Stato Usa.

Secondo Max Gokhman, vice direttore degli investimenti di Franklin Templeton Investment Solutions, rendimenti più alti potrebbero creare una pericolosa spirale ribassista per i rendimenti statunitensi, con ripercussioni sul dollaro e sull’attrattiva delle azioni statunitensi.

Société Générale ritiene che rendimenti più alti aumenteranno il costo degli interessi netti e i deficit del governo, con possibili implicazioni negative sul dollaro e sulla domanda estera di obbligazioni statunitensi.

Gli analisti di Barclays, tuttavia, non considerano decisivo il declassamento di Moody’s per le scelte del Congresso e per i mercati finanziari, sottolineando che i Treasury hanno spesso registrato un rally dopo declassamenti simili.

           

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