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Franklin Templeton: nuovi ETF per un investimento principale orientato alla sostenibilità

2025/04/30 31

Franklin Templeton: nuovi ETF per un investimento principale orientato alla sostenibilità 

Franklin Templeton lancia due nuovi ETF sostenibili su Borsa Italiana

Franklin Templeton ha ampliato la sua gamma di strumenti d’investimento passivi lanciando due nuovi ETF conformi all’articolo 8 della normativa Sfdr. L’articolo 8 viene attribuito a prodotti che integrano aspetti di sostenibilità nel processo di investimento, ma non hanno come obiettivo principale la sostenibilità.

I due ETF quotati da Franklin Templeton su Borsa Italiana a partire dal 24 aprile 2025, sono il Franklin S&P 500 Screened Ucits e il Franklin S&P World Screened Ucits. Con questi fondi l’offerta ESG dell’asset manager arriva a quota 17 per quanto riguarda gli ETF Ucits articolo 8 o 9. Oltreché su Borsa Italiana i due prodotti sono disponibili anche su Deutsche Börse, London Stock Exchange ed Euronext Paris.

“Questi nuovi ETF offrono un modo trasparente ed efficiente in termini di costi per accedere alle esposizioni azionarie core con profili ESG migliorati e un’impronta di carbonio ridotta, mantenendo uno stretto tracciamento degli indici core tradizionali. Potrebbero essere utilizzati con le soluzioni core tradizionali, ad esempio, per integrarle” ha commentato Caroline Baron, responsabile ETF distribution Emea di Franklin Templeton.

Come investono i due nuovi ETF di Franklin Templeton

I due nuovi ETF di Franklin Templeton puntano a combinare una rigorosa selezione ESG con un tracking error minimo rispetto agli indici core di riferimento, rispettivamente l’S&P 500 e l’S&P World. Gli investitori possono così accedere a un’esposizione azionaria ampia e diversificata, con esclusioni di società coinvolte in attività controverse come carbone termico, tabacco e armi, e con l’obiettivo di migliorare del 10% sia l’intensità di carbonio che il rating ESG rispetto ai benchmark tradizionali. L’intensità di carbonio è una misura che indica quanta anidride carbonica (CO₂) emettono, in media, le aziende presenti all’interno di un ETF per ogni milione di dollari di fatturato.

“Alla luce di tutto ciò che sta accadendo sui mercati, la propensione degli investitori per le allocazioni core alle azioni globali e statunitensi rimane forte. Questi nuovi ETF sono ideali per coloro che cercano soluzioni d’investimento sostenibili ed economiche che seguono da vicino gli indici core” ha dichiarato Vincenzo Sagone, responsabile ETF Sales Italy di Franklin Templeton.

Uno sguardo ai portafogli

L’ETF concentrato sulle blue chip degli Stati Uniti risente ancora del rally dell’intelligenza artificiale, attenuatosi nella prima parte del 2025 ma da livelli molto elevati. È Microsoft l’azione più presente (dati al 25 aprile 2025) con un peso del 7,49% sul totale del portafoglio. Seguono altre big tech come Nvidia (6,77%), Apple (6,75%), Alphabet (2,75%), Tesla (2,675), Amazon (2,62%). Meta Platforms (1,89%). Nel complesso le “Magnifiche 7” superano il 25% del portafoglio complessivo.

Anche il portafoglio dell’ETF “globale” risente dell’esposizione agli Stati Uniti d’America che. Gli States rappresentano il 66,78% del totale al 25 aprile 2025, con Europa al 21,7% e Asia al 9,02%. Microsoft è anche in questo caso il titolo che ha la quota maggiore nell’investimento con il 4,84%, seguita da Apple con il 4,67%, Nvidia con il 4,24%, Amazon con l’1,91%, Alphabet con l’1,65%, Tesla con l’1,55%, Meta Platforms con l’1,43%. Sensibile, comunque, la differenza di peso sul totale del portafoglio per le big tech.

           

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