Incentivo Occupazionale: Bonus Donne 2025
Il bonus Donne 2025 è una delle iniziative principali del governo italiano, finalizzata a promuovere l’occupazione femminile e a ridurre le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro. Questa misura prevede un’esenzione dai contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che scelgono di assumere donne con particolari difficoltà entro il 31 dicembre 2025. L’agevolazione, introdotta dal decreto attuativo pubblicato il 9 maggio e dettagliato nella circolare Inps n. 91/2025, consente uno sgravio fino a 650 euro mensili per ciascuna lavoratrice assunta a tempo indeterminato.
Requisiti per Accedere al Bonus
Il bonus Donne 2025 è riservato ai datori di lavoro privati, inclusi quelli del settore agricolo, e non è disponibile per la Pubblica Amministrazione. Per usufruire di questo sostegno, è essenziale inserire nel proprio organico una lavoratrice svantaggiata tramite un contratto a tempo indeterminato, escludendo apprendistato, lavori domestici e contratti a chiamata. Le candidate devono rientrare almeno in una delle seguenti categorie:
- Disoccupazione da almeno 24 mesi, senza limitazioni geografiche;
- Disoccupazione da almeno 6 mesi, se residenti in regioni del Sud comprese nella Zes Unica (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna);
- Occupazione in settori con forti disparità di genere, identificati da decreti annuali.
Il beneficio consiste in un’esenzione totale dai contributi previdenziali fino a un massimo di 650 euro al mese per lavoratrice, rendendolo un incentivo molto vantaggioso.
Durata dell’Incentivo e Compatibilità con Altri Benefici
La durata dell’esonero varia in base alla situazione della lavoratrice assunta:
- 24 mesi per donne disoccupate da almeno 24 mesi o, se residenti nel Sud, da almeno 6 mesi;
- 12 mesi per lavoratrici in settori con forte squilibrio di genere.
È cruciale sottolineare che il beneficio è valido solo se l’assunzione costituisce un incremento netto dell’occupazione rispetto alla media dei 12 mesi che precedono, calcolata in Unità di lavoro annuo (ULA). Qualora questo requisito non venga rispettato, il datore di lavoro perderà diritto all’esonero per quel mese. Alcuni incentivi non sono cumulabili con il bonus Donne 2025:
- Esoneri già attivi per donne svantaggiate (legge 92/2012);
- Incentivi legati alla Naspi residua;
- Agevolazioni per lavoratori disabili (legge 68/1999);
- Decontribuzione Sud e altre riduzioni settoriali o territoriali.
Tuttavia, alcune agevolazioni sono compatibili:
- Maggiorazioni fiscali per assunzioni (non contributive);
- Sgravi per aziende con certificazione della parità di genere (fino a 50.000 euro annui);
- Esoneri per la quota lavoratore madre previsti dalla Legge di Bilancio.
Ogni combinazione deve essere attentamente valutata mese per mese, specialmente per la compilazione del flusso Uniemens. L’Inps effettuerà verifiche incrociate per prevenire eventuali anomalie nei cumuli di agevolazioni.
Procedura di Richiesta
Il bonus Donne 2025 può essere richiesto a partire dal 16 maggio 2025 attraverso il portale ufficiale dell’Inps, accedendo con Spid, Cie o Cns.
I datori di lavoro devono:
- Inserire i dati richiesti per l’assunzione;
- Specificare il tipo di contratto e la posizione contributiva;
- Dettagliare il profilo della lavoratrice e la sua condizione di svantaggio;
- Inviare mensilmente i dati tramite flusso Uniemens, utilizzando il codice di agevolazione fornito dall’Inps.
Se si è già usufruito di incentivi incompatibili, sarà necessario procedere con la restituzione volontaria attraverso un flusso di regolarizzazione, utilizzando i codici appropriati (ad esempio, il codice M431).