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Valute: il mercato delle opzioni sceglie la sterlina e boccia dollaro e yen – BorsaNews24

2025/02/18 1

Il mercato delle opzioni sulle valute mostra di preferire in questo momento la sterlina. Secondo i dati del Depositary Trust and Clearing Corporation, i volumi di trading di opzioni sulla sterlina sono saliti circa il 300% al di sopra della media a cinque giorni rispetto all’euro. Nel frattempo, la moneta britannica è balzata al livello più alto nei confronti della valuta unica europea da aprile 2022. Nei confronti del franco svizzero la sterlina invece è arrivata al massimo di otto settimane.

L’attrazione verso la divisa di britannica è spiegata soprattutto dalla politica monetaria della Bank of England che, rispetto alla Federal Reserve, alla Banca centrale europea e alla Banca nazionale svizzera è più cauta nel taglio dei tassi di interesse. Nell’ultimo ciclo di riunioni, la BoE è rimasta ferma, mentre Fed, BCE ed BNS hanno abbassato il costo del denaro rispettivamente di mezzo punto percentuale la prima  e un quarto di punto percentuale le altre due. La linea prudente dell’istituto monetario britannico nell’allentamento monetario è stata ribadita questa settimana dal governatore Andrew Bailey.

 

Valute: short su dollaro e yen

Se la sterlina è la regina del mercato delle valute in questo momento, dollaro USA e yen piangono. Il biglietto verde continua a essere scaricato dai trader dopo il maxi-taglio della Fed. Il mercato si aspetta altri interventi aggressivi nella stessa direzione da parte della Banca guidata da Jerome Powell, in quanto gli ultimi dati macroeconomici statunitensi hanno confermato un rallentamento dell’economia americana.

Quanto allo yen, nel meeting di settembre della Bank of Japan, il presidente Kazuo Ueda ha affermato che l’autorità monetaria non ha alcuna fretta di aumentare ancora i tassi di interesse dopo le due strette effettuate nei mesi di marzo e luglio. Le dichiarazioni hanno spinto gli investitori a tagliare le posizioni rialziste in opzioni sullo yen, invertendo la tendenza. Molte delle posizioni derivanti dal carry trade con lo yen come valuta di finanziamento sono state ormai liquidate e quelle rimaste rimangono in bilico perché i trader credono meno a un rafforzamento della moneta.

 

Cosa aspettarsi ora?

Se le prospettive sono quelle delineate dalle Banche centrali, c’è da aspettarsi che lo stato di forma della sterlina permanga. “Con la BoE in ritardo rispetto al ciclo di allentamento delle Banche centrali dei mercati sviluppati e i dati in arrivo nel Regno Unito che, per la maggior parte, reggono abbastanza bene su base relativa, esprimere una visione ribassista del dollaro o dell’euro attraverso la sterlina ha senso”, ha affermato Ray Attrill, responsabile della strategia FX con sede a Sydney presso la National Australia Bank Ltd.

C’è però da considerare che questo autunno verrà presentato il bilancio del governo britannico e i conti fiscali presumibilmente prevederanno alcune strette che rischiano di rallentare la crescita del Regno Unito, già in calo nel primo semestre. Questo significa che a quel punto la BoE potrebbe accelerare il ritmo dei tagli ai tassi di interesse. A tutto questo si aggiunge un fattore tecnico: la moneta britannica “si sta avvicinando a livelli di ipercomprato, il che potrebbe limitare i guadagni a breve termine”, ha aggiunto Attrill.

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