I titoli di Stato UK sono aumentati decisamente oggi nei mercati obbligazionari, con i rendimenti su tutte le scadenze scesi anche di oltre 3 punti percentuali. Il rendimento dei Gilt a 10 anni è scivolato al 3,55%, minimo da maggio 2023. Gli investitori hanno accolto con favore i dati sul rallentamento dell’inflazione britannica relativa al mese di novembre. I dati diffusi questa mattina dall’Ufficio nazionale di statistica hanno riportato un indice dei prezzi al consumo del 3,9%, ben al di sotto delle aspettative degli analisti del 4,3% e in notevole calo rispetto al 4,6% del mese precedente.
Il raffreddamento del carovita è un messaggio molto importante per i mercati in ottica delle decisioni che prenderà la Bank of England nel 2024. Si è parlato molto in questi giorni riguardo al fatto che l’istituto monetario potrebbe essere l’ultimo tra le Banche centrali ad abbassare i tassi di interesse l’anno venturo, in quanto l’inflazione nel Regno Unito è più lontana dall’obiettivo del 2% rispetto a quella di Stati Uniti e Unione Europea. Adesso però tutto potrebbe essere riconsiderato, perché i dati di oggi sono un segnale di come l’economia britannica stia annaspando in un contesto di contrazione dei consumi.
Titoli di Stato UK: i gestori puntano sulla recessione della Gran Bretagna
Se l’economia britannica mostra segni di cedimento, salgono le probabilità di recessione nel 2024, il che significa che la BoE potrebbe diventare più accomodante prima del previsto. I trader ora valutano almeno cinque tagli dei tassi di un quarto di punto ciascuno l’anno prossimo, mentre le probabilità di una sesta sforbiciata sono del 60%. Ciò comporta che i rendimenti dei titoli di Stato UK potrebbero scendere e le quotazioni salire. Di questo ne sono convinti gli strateghi di Abrdn e Pacific Investment Management Co. (PIMCO), che hanno aumentato l’esposizione nei Gilt nelle ultime settimane.
“Il dato odierno sull’inflazione la dice lunga su quanto sia debole l’economia del Regno Unito”, ha dichiarato Luke Hickmore, direttore degli investimenti di Abrdn. “L’IPC statunitense ha subito una battuta d’arresto nel suo declino e sono stato a lungo dell’opinione che il Regno Unito avrebbe tagliato i tassi per primo”. Hickmore ritiene che i rendimenti del debito pubblico britannico scenderanno più velocemente rispetto ai Treasury Bond USA per effetto del rallentamento dell’economia del Regno Unito. “I rendimenti dei Gilt hanno più spazio per muoversi. Qualsiasi pullback rappresenterebbe un’opportunità di acquisto”, ha detto.
Esattamente sulla stessa linea è il gestore patrimoniale specializzato nelle obbligazioni PIMCO, che sta puntando su un atterraggio duro dell’economia britannica incrementando gli investimenti nei titoli di Stato UK. “C’è un maggior rischio di recessione nel Regno Unito rispetto agli USA, con i consumatori che sentono il peso maggiore dell’aumento dei tassi di interesse rispetto alle loro controparti statunitensi”, ha affermato Daniel Ivascyn, chief investment officer dell’asset manager statunitense.