Ogni mese il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dispone il collocamento mediante aste di titoli di Stato italiani sul mercato. Operazioni che solitamente avvengono tramite asta pubblica per tutti o tramite collocamento privato via sindacato per lo più a favore di investitori internazionali. Per settembre sono in programma ancora tre aste:
- Buoni del Tesoro Poliennali (Btp e Btp€i);
- Buoni Ordinari del tesoro Bot;
- Btp a media-lunga scadenza.
Detti appuntamenti sono solitamente programmati dal MEF a inizio anno in funzione del rinnovo delle scadenze di debito o per esigenze di finanza pubblica. Altre aste di titoli di Stato avvengono, invece, a discrezione durante l’anno e riguardano i Btp Green, Il Btp Valore, Il Btp Futura o il Btp Italia. Queste ultime emissioni non sono programmate, vengono solitamente eseguite in particolari condizioni di mercato e sono dirette principalmente a risparmiatori italiani.
Titoli di Stato: le aste di settembre 2024
Per l’ultima settimana di settembre il MEF ha previsto l’assegnazione di titoli di Stato come segue:
- 25 settembre: asta Btp short term e Btp€i
- 26 settembre: asta Bot semestrali
- 27 settembre: asta Btp medium and long term
Normalmente l’asta di Bot del mese si divide in due tranches: una a 12 mesi e una a 6 mesi. La prima si esegue a metà mese, mentre la seconda a fine mese. In alcuni casi il MEF, per esigenze di tesoreria, può dare corso anche all’assegnazione di Bot a 3 mesi.
Per quanto riguarda i Btp, quelli a media e lunga scadenza sono proposti due volte al mese, mentre quelli a breve scadenza (short term) solo l’ultima settimana del mese. Questi sono venduti insieme ai Btp€i, titoli di Stato poliennali indicizzati all’inflazione europea. Si tratta di strumenti che permettono all’investitore di proteggersi contro l’aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza, sia le cedole pagate semestralmente sono, infatti, rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area euro.
Come funzionano le aste del MEF
L’asta di titoli di Stato è effettuata presso la Banca d’Italia alla presenza di un funzionario del MEF, detto ufficiale rogante, che rappresenta il Ministro ed è responsabile della regolarità delle operazioni di assegnazione dei titoli di Stato. Vi partecipano solo gli operatori abilitati e accreditati, cioè le banche. Ma come funziona l’asta?
Le banche abilitate, il giorno dell’appuntamento prefissato, inviano le domande in relazione all’emissione di ciascun titolo per via telematica attraverso la Rete Nazionale Interbancaria. Ogni operatore può presentare al massimo 3 proposte per ogni titolo di Stato offerto tassativamente entro le ore 11.00 del giorno stabilito. Il proponente resta anonimo e le domande appaiono sullo schermo di ricezione della Banca d’Italia in forma codificata. Alla scadenza del termine le domande vengono decodificate e il sistema informatico le dispone in ordine decrescente di prezzo.
Le domande incroceranno, quindi, l’offerta del MEF e verranno soddisfatte secondo l’ordine prestabilito fino a esaurimento del quantitativo. Il prezzo più alto proposto avrà maggiori possibilità di essere soddisfatto rispetto a quello più basso. Il prezzo finale sarà determinato in base alla media ponderata delle proposte presentate dagli operatori in relazione al quantitativo venduto dal MEF. Al termine della procedura si verbalizza tutto e viene diramato un comunicato stampa per il mercato con i dati salienti dell’asta dei titoli di Stato assegnati.
Per quanto concerne i Bot, la data di regolamento è 3 giorni lavorativi dopo quella di svolgimento dell’asta. Normalmente tale data coincide la scadenza di titoli di Buoni ordinari corrispondenti per durata, al fine di facilitarne il reinvestimento. Per i Btp, invece, la data di regolamento cade il secondo giorno lavorativo successivo a quello dell’asta. Qualora la data di regolamento non coincidesse con quella di godimento del titolo i sottoscrittori dovranno corrispondere al tesoro la differenza per interesse.