Tether si presta al riciclaggio di denaro e alle truffe, secondo l’ONU. In un rapporto pubblicato oggi dalle Nazioni Unite, è emerso che nel sud-est asiatico il token crittografico ancorato al dollaro USA si trova al centro di “metodi sofisticati e ad alta velocità per riciclare denaro” nonché “di strategie truffaldine” da parte di malintenzionati che attirano le persone in trappola facendosi trasferire ingenti somme.
Uno dei canali utilizzati dalle bande criminali per riciclare fondi illeciti è quello dei casinò del mercato nero. “Le piattaforme di gioco d’azzardo online, in particolare quelle che operano illegalmente, sono emerse come tra i veicoli più popolari per i riciclatori di denaro basati su criptovalute, in particolare per coloro che utilizzano Tether”, afferma il rapporto.
In sostanza, come riferisce Jeremy Douglas, rappresentante dell’Ufficio Droga e Crimine delle Nazioni Unite per il sud-est asiatico, la criminalità organizzata ha creato una sorta di sistema bancario parallelo sfruttando le nuove tecnologie, la proliferazione dei casinò online non regolamentati e le criptovalute. “Le normative sulle criptovalute sono molto indietro o praticamente inesistenti, e i gruppi della criminalità organizzata che utilizzano e si nutrono di vulnerabilità e debolezze lo sanno” ha dichiarato Douglas.
Tether: la criminalità cresce intorno al token
Negli ultimi anni le autorità hanno smantellato diverse reti di riciclaggio di denaro. Nel novembre del 2023 Tether ha congelato 225 milioni di dollari dei suoi token a seguito di un’indagine congiunta con le autorità statunitensi e l’exchange di criptovalute OKX in cui sono emerse truffe e traffico di esseri umani. Lo scorso agosto le autorità di Singapore hanno recuperato 737 milioni di dollari in contanti e criptovalute dal traffico di fondi illeciti relativi alla stablecoin.
Le autorità di regolamentazione hanno stretto le maglie su Tether attraverso un controllo normativo per la gestione dei suoi asset e dei legami con le istituzioni finanziarie. Nel 2021, la Commodity Future Trading Commission statunitense ha multato di 41 milioni di dollari la società che gestisce il token per aver rilasciato dichiarazioni fuorvianti circa la quantità di dollari necessari per sostenere la stablecoin. La stessa azienda ha dichiarato verso la fine dello scorso anno di aver coinvolto le autorità statunitensi per prevenire l’uso illecito della sua criptovaluta. Sulla base di quanto fornito dalla società di dati CCData, da quel momento è cresciuto del 27% il numero di wallet Tether inseriti in black list.
Ciò nonostante i gruppi della criminalità organizzata hanno continuato a utilizzare la piattaforma Tether come uno dei metodi più efficaci per spostare fondi. Il punto è che grazie alla criptovaluta si fanno transazioni rapide e irreversibili sulla blockchain. “Il meccanismo è veloce e le transazioni non possono essere ritirate. Una volta che il denaro viene spostato non si può richiamarlo indietro” ha sostenuto Erin West, procuratore esperto di criminalità informatica in California.