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Spese funebri, come si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi – BorsaNews24

2025/02/18 2

Le spese funebri possono essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi, supportando economicamente chi ha sostenuto i costi del funerale di una persona cara. Secondo la normativa fiscale italiana, è possibile detrarre il 19% delle spese sostenute per ciascun decesso, indipendentemente dal vincolo di parentela, fino a un importo massimo stabilito.

L’agevolazione è applicabile alle spese necessarie in occasione del decesso, ma per beneficiarne è essenziale presentare determinati documenti e seguire alcune regole specifiche. Scopriamo insieme cosa serve, chi può beneficiare della detrazione delle spese funebri e quando spetta.

 

 

A chi spetta la detrazione delle spese funebri?

La detrazione delle spese funebri è accessibile a qualsiasi contribuente che abbia sostenuto i costi del funerale, senza che sia necessario un vincolo di parentela con la persona deceduta. Ciò significa che amici, conoscenti o altri individui che hanno contribuito alle spese del funerale possono anch’essi richiedere la detrazione.

C’è però da dire che in passato non era così. L’agevolazione era inizialmente limitata ai familiari diretti, ma la normativa attuale ha ampliato il beneficio, permettendo la detrazione anche per persone senza legami familiari con il defunto, ma non solo.

La detrazione può essere richiesta anche nel caso in cui più persone abbiano contribuito alla spesa: sarà sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi la quota di spesa sostenuta da ciascun partecipante, purché le somme risultino chiaramente distribuite e documentate.

Nel caso in cui la fattura delle spese sia intestata a una sola persona, ma siano state sostenute da più individui, è comunque possibile distribuire la detrazione fra tutti coloro che hanno partecipato. In questo caso, sarà necessario inserire una nota (sottoscritta dall’intestatario sulla fattura stessa), specificando la suddivisione delle spese tra i partecipanti.

 

 

Come si possono detrarre le spese funebri

La detrazione è pari al 19% delle spese sostenute per il funerale, ma esiste un limite massimo di spesa su cui è possibile calcolare la detrazione. Attualmente, la somma massima detraibile è di 1.550 euro per ogni decesso. Pertanto, il massimo recuperabile per ogni funerale è di 294,50 euro (ossia il 19% di 1.550 euro), e tale limite è valido per ogni evento luttuoso.

Se più persone hanno sostenuto la spesa, la somma detraibile potrà essere distribuita tra di esse in base alla quota versata da ciascuno, ma senza mai superare il tetto di 1.550 euro complessivi per singolo decesso.

È bene ricordare che, nel caso in cui si verifichino più decessi nell’arco dello stesso anno, sarà possibile ripetere la detrazione, rispettando il limite di 1.550 euro per ciascun evento.

In questi casi, durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente dovrà compilare distinti righi (sezione I del quadro E, rigo da E8 a E10), ciascuno relativo a un decesso, utilizzando il codice spesa “14” e riportando l’importo relativo a ciascuna spesa.

 

 

Quali documenti servono

Per poter usufruire della detrazione delle spese funebri è essenziale conservare la documentazione che attesti le spese sostenute. Il documento principale è la fattura rilasciata dall’agenzia funebre, che deve essere intestata al soggetto che ha sostenuto la spesa. Come già detto, se la spesa è stata divisa tra più persone, è importante che sulla fattura sia indicato, attraverso una nota o un’annotazione specifica, come è stata distribuita la spesa tra i vari soggetti, firmata dall’intestatario della fattura.

In aggiunta alla fattura, è consigliabile conservare altre eventuali ricevute o scontrini legati a spese accessorie e necessarie per il funerale, come i costi per la bara, il trasporto, i fiori o altri servizi essenziali. Tali documenti serviranno per eventuali controlli fiscali e per comprovare la spesa sostenuta.

In ogni caso, tutta la documentazione deve essere conservata per almeno cinque anni, così come previsto dalla normativa fiscale italiana, poiché l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere una verifica sui dati dichiarati nella dichiarazione dei redditi.

 

 

 Quali spese funebri si possono detrarre?

La detrazione per le spese funebri si applica esclusivamente alle spese sostenute in occasione del decesso, ossia quelle che presentano un legame diretto e immediato con l’evento. Ciò significa che la detrazione copre i costi ritenuti essenziali e attuali, come le spese per il trasporto, il funerale, la sepoltura e altri servizi funebri standard.

Al contrario, non sono detraibili le spese previste anticipatamente, che non riguardano direttamente l’evento funebre: per esempio, se un contribuente acquista un loculo prima delle morte, oppure quando dopo anni dal decesso, si rende necessario un trasferimento della salma, tali spese non sono considerate “in attualità” con il decesso e quindi non possono essere detratte.

Rispettare il principio di “attualità” significa che i contribuenti possono includere nella dichiarazione solo quelle spese che si riferiscono strettamente al momento del decesso. Tale principio aiuta a distinguere le spese funebri detraibili da altre tipologie di spese per cui il Fisco non prevede agevolazioni.

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