La Reserve Bank of Australia (RBA) ha sorpreso i mercati alzando i tassi d’interesse di 25 punti base al 4,10%, il livello più altro degli ultimi 11 anni. La mossa è stata giustificata dalla Banca centrale australiana con la necessità di far tornare l’inflazione all’obiettivo del 2% in un lasso di tempo ragionevole. L’aspetto più importante, forse, è stato che il governatore Philip Lowe ha annunciato ulteriori restringimenti se dovesse essere necessario. Inoltre, il capo della RBA ha rimosso il riferimento delle dichiarazioni di luglio in cui diceva che “le aspettative di inflazione a medio termine rimangono ben ancorate”. L’istituto monetario ora prevede che l’inflazione tornerà nell’obiettivo del 2-3% entro la metà del 2025, un percorso lungo visto che oggi l’indice dei prezzi al consumo è al 7% e Lowe vuole comunque mantenere vivo il mercato del lavoro.
In realtà, l’economia australiana ha mostrato segni di cedimento, ma il carovita nel mese di aprile ha strappato inaspettatamente al rialzo, mentre i salari minimi sono aumentati. Il presidente di RBA ha riconosciuto come il percorso per “raggiungere un atterraggio morbido rimanga stretto”, dal momento che la Banca centrale si muove tra la riduzione dei prezzi e il mantenimento di un’economia in crescita. “Se l’alta inflazione dovesse radicarsi nelle aspettative della gente, sarebbe molto costoso ridurla in seguito, comportando tassi di interesse ancora più alti e un aumento maggiore della disoccupazione”, ha detto Lowe.
Il commento degli analisti
Da quando ha iniziato il ciclo di strette sui tassi d’interesse a maggio 2022, la RBA ha fatto crescere il costo del denaro di 400 punti base, come mai successo nella sua storia moderna. Il ciclo è stato interrotto per un mese, prima dell’ultimo aumento di maggio. Secondo Prashant Newnaha, strategist dei tassi Asia-Pacifico di TD Securities, la Banca centrale australiana non è “più fiduciosa come prima sulla traiettoria delle aspettative di inflazione a medio termine, dato che ha lasciato cadere la frase”, riferendosi a quanto l’autorità monetaria aveva pronunciato a luglio. “L’omissione di questa frase si legge da falco a nostro avviso e potrebbe significare ulteriori rialzi dei tassi da parte della RBA”, ha aggiunto.
Adam Boyton, responsabile dell’economia australiana presso ANZ, ora si aspetta che la RBA aumenti i tassi di interesse di un altro 0,25% nella riunione di agosto. “La Banca potrebbe benissimo andare avanti. I rischi sono probabilmente sbilanciati verso la RBA che ha bisogno di muoversi più di una volta”, ha detto. Mentre, per Tapas Strickland, responsabile dell’economia di mercato presso NAB, “man mano che la RBA alza i tassi, il rischio di un maggiore rallentamento dell’economia è in aumento”.
RBA: l’aumento dei tassi manda in rally il dollaro australiano
La decisione a sorpresa di giugno sui tassi e soprattutto il messaggio da falco della RBA hanno fatto impennare le quotazioni del dollaro australiano, salito dello 0,68% a 0,6663 sul dollaro americano, sui massimi di due settimane. Dove potrebbe arrivare ora l’aussie? “La seconda sorpresa aggressiva consecutiva della RBA dovrebbe alimentare un’estensione del recente rally, portandolo inizialmente attraverso la media mobile a 200 giorni a 0,6692, e poi la media mobile a 100 giorni a 0,6748”, ha affermato Sean Callow, strategist di Westpac.