Nuove caratteristiche e rendimenti per il Buono Fruttifero Premium di Poste Italiane che ritorna in scena ad ottobre, insieme a tante altre novità riguardanti la privatizzazione del Gruppo, al centro del dibattito economico italiano ormai da diverse settimane. Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di metà settembre è stata presentata la progressiva uscita dello Stato da Poste tramite la messa in vendita di alcune quote. Al momento il totale complessivo a disposizione dello Stato è del 64,26%, ma una parte di queste azioni verrà offerta sul mercato con il vincolo di mantenere il 50%.
Intanto, non lascia sole le famiglie italiane e lancia nuovi prodotti per la gestione del risparmio, ma non solo. Il Gruppo ha dato il via libera al rilancio di uno strumento di breve periodo che offre rendimenti molto simili ai conti deposito: si tratta del “vecchio” Buono Premium. Vecchio perché è in realtà una riproposizione di uno strumento già lanciato da Poste seppur con caratteristiche e rendimenti modificati. Esaminiamo insieme le nuove caratteristiche del Buono in questione e chi può sottoscriverlo.
Poste Italiane, rendimenti e caratteristiche del Buono Fruttifero Premium
Si sa gli strumenti offerti da Poste Italiane sono sempre stati amati dagli italiani fin dalla loro nascita: dagli ultimi dati diffusi sono tra i 25 e i 30 milioni gli italiani che hanno sottoscritto almeno un buono fruttifero postale o un libretto di risparmio. Un dato da non sottovalutare considerando che la popolazione italiana si attesta intorno ai 60 milioni di abitanti, dunque è il 40-50% degli italiani sceglie tali strumenti. Questo perché i buoni fruttiferi sono prodotti sicuri e con basso rischio senza tralasciare che si sono adattati alle mutate esigenze dei risparmiatori.
Al momento, esistono buoni fruttiferi con durata variabile da 1 a 20 anni, e con rendimenti fissi o crescenti. Quello con orizzonte temporale più breve è il nuovo Buono Fruttifero Postale Premium di Poste Italiane sottoscrivibile da coloro che non amano particolarmente il rischio. La durata del vincolo, infatti, è di appena un anno. Diverse sono le caratteristiche a cui fare attenzione. Tale strumento è:
- esente da imposta di successione, come gli altri buoni;
- soggetto a una tassazione agevolata al 12,50%.
Il Buono Fruttifero Premium offre una percentuale di rendimento lorda del 3,00% allo scadere dei 365 giorni. Il tasso di interesse, rispetto alla precedente versione, è stato però ridotto dello 0,5%. Altra novità è legata ai sottoscrittori.
Chi può sottoscrivere il Buono fruttifero Premium
Rispetto agli altri buoni in circolazione, il nuovo Buono Fruttifero Premium però può essere sottoscritto soltanto da persone fisiche, titolari di un Libretto di Risparmio Postale. Il libretto deve avere la medesima intestazione/cointestazione del buono per un importo non superiore al totale della “nuova iiquidità” apportata. Viene considerata nuova liquidità quella apportata dal 20 settembre 2024 fino al 12 novembre 2024 tramite versamento di assegni bancari e circolari, bonifici, o semplicemente accreditando stipendi o pensioni. La sottoscrizione è facile, veloce e può essere fatta tramite gli sportello fisici degli uffici postali presenti sul territorio nazionale, online o tramite App.
Una simulazione di rendimento
Ma c’è di più, Poste Italiane offre un servizio molto valido ai fini della valutazione dell’investimento. Qualora si fosse indecisi se investire o meno su un Buono si può simulare il rendimento del titolo a scadenza direttamente sul sito di Poste Italiane o di Cassa depositi e prestiti. Le due pagine dedicate offrono la possibilità di verificare i rendimenti prima della sottoscrizione del Buono offrendo anche la possibilità di comparazione. Ad esempio sottoscrivendo il nuovo Buono Fruttifero Postale Premium per un importo di 5.000 euro alla scadenza si avrà un valore di rimborso pari a 5.131,25 euro.