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Patente, come vedere i punti e come fare per riprenderli – BorsaNews24

2025/02/18 1

Recuperare la patente smarrita, rubata o deteriorata è più semplice di quanto si possa pensare, ma come fare invece per vedere i punti disponibili e soprattutto per riprenderli in caso di infrazioni al codice della strada? Dal 2013, come in tutti i Paesi europei, la patente di guida italiana, in particolare quella di categoria B che è la più diffusa, si basa su un sistema a punti: ogni patente parte con 20 punti, che aumentano o diminuiscono in base alla condotta dell’automobilista, a volte aggravata pure da sanzioni amministrative e da altri eventuali provvedimenti.

 

Come vedere i punti della patente

I 20 punti iniziali aumentano con il passare del tempo se non si commettono infrazioni oppure diminuiscono se si infrange il codice stradale. Per chi non commette infrazioni per almeno due anni, scattano 2 punti di bonus fino a un massimo di 30 punti. I neopatentati che non trasgrediscono il codice ottengono 1 punto all’anno per i primi tre anni dal conseguimento della patente e vedono raddoppiati i punti decurtati. Viceversa, chi ha preso multe e quindi possiede meno di 20 punti, non deve commettere infrazioni per almeno due anni per tornare al saldo iniziale di 20.

Tutti i cittadini e le cittadine hanno la possibilità di verificare il saldo dei punti della propria patente. La verifica del saldo avviene in due modi: online o al telefono. Telefonicamente si deve chiamare il servizio automatico al numero 06 45775962, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 sia da telefono fisso che da mobile, al costo di una telefonata urbana in base alla tariffa applicata dal gestore. I dati da fornire sono la data di nascita e il numero della patente. Online, invece, bisogna effettuare il login sul Portale dell’Automobilista, la piattaforma di servizi di e-government del Dipartimento per i trasporti e la navigazione e della Direzione generale per la Motorizzazione. L’accesso al sito è riservato esclusivamente agli utenti autenticati: per farlo occorre munirsi di SPID o di CIE, la carta d’identità elettronica.

C’è anche un terzo modo per controllare il saldo e lo storico dei punti della patente: l’app iPatente, messa a punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e scaricabile gratuitamente su Google Play per i dispositivi Android e su App Store per quelli iOS. La registrazione avviene sempre tramite le credenziali SPID o CIE. Tuttavia, iPatente è fortemente contestata dagli utenti che hanno provato a usarla: le recensioni sono negative (2,8 su Google Play, 1,7 su App Store) perché in molti sostengono che i dati inseriti non vengano visualizzati completamente, ci sono continui errori di comunicazione con il server e mancano gli aggiornamenti.

 

Come fare per riprendere i punti persi

Ci sono vari modi per recuperare i punti persi della patente. Gli automobilisti che commettono infrazioni si vedono decurtati i 20 punti di partenza a seconda del tipo di norma violata. Si va da un minimo di 1 punto (ad esempio per chi viaggia senza luci di posizione e fari anabbaglianti accesi) a un massimo di 10 punti, per esempio per chi supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità, circola contromano, non osserva i divieti di sorpasso e così via. In questi casi, se nei due anni successivi all’infrazione non si commettono altre violazioni, si ottiene il reintegro completo dei 20 punti. Le regole sono più severe per i neopatentati: la perdita di punti per ogni infrazione è raddoppiata, fino a un massimo di 15 punti.

Chi commette più infrazioni in una volta sola, arriva a perdere al massimo sempre 15 punti, a patto che un’infrazione non comporti la sospensione o la revoca della patente. La sospensione scatta con varie infrazioni gravi (dal mancato rispetto del limite di velocità consentito di 40 o 60 km/h alla guida in stato di ebbrezza o sotto sostanze stupefacenti), la revoca quando l’automobilista perde i requisiti psico-fisici previsti, commette gravi violazioni e pratica una cattiva condotta, è recidivo, non ha superato la revisione o guida con una patente revocata.

Un modo pratico per recuperare in fretta i punti persi, oltre a comportarsi in maniera rispettosa del codice della strada quando si è al volante, è iscriversi ai corsi di recupero che consentono di riprendere i punti decurtati. È il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tramite il Centro elaborazione dati (CED) della Direzione generale per la Motorizzazione, a comunicare ufficialmente la sottrazione dello score e ad autorizzare alla frequenza di un corso di recupero. Organizzati dalle autoscuole e dai centri autorizzati, i corsi fanno recuperare fino a 6 punti, hanno una durata di 12 ore (sono consentite fino a 4 ore di assenza in totale) e un costo: tra i 180 e i 200 euro. Una quota che sale a 250-350 euro per le patenti professionali. Per i soci ACI è previsto il rimborso. I corsi per titolari di patente C, D, CE, DE, KA e KB durano 18 ore e permettono di riottenere 9 punti; quelli per documento CQC durano 20 ore e ridanno 20 punti.

Il discorso è diverso per chi esaurisce tutti i punti della patente: in questa circostanza, bisogna procedere all’esame di revisione, ovvero rifare gli esami per la patente. Il quiz è informatizzato: la scheda prevede 30 domande a cui occorre rispondere in 30 minuti. Sono ammessi al massimo tre errori: al quarto si viene bocciati. Tutto liscio, infine, per le persone che non commettono infrazioni: questi automobilisti sono premiati per la buona condotta e ricevono un bonus di 2 punti ogni due anni fino ad un massimo di 30 punti complessivi.

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