Le obbligazioni USA potrebbero soffrire il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, secondo Bill Gross. Il grande investitore e fondatore della società di investimento PIMCO – da cui è uscito nel 2024 – ha affermato che alle prossime elezioni USA un trionfo del tycoon su Joe Biden sarebbe un caso “ribassista e dirompente” per i mercati obbligazionari. La ragione sarebbe il piano dei tagli fiscali che Trump intende attuare e che comporterebbe un aumento del deficit pubblico. La conseguenza sarebbe una crescita dell’offerta di titoli di Stato e quindi una diminuzione dei prezzi. Nei piani del 77enne newyorchese, infatti, vi è l’impegno a rendere permanenti le sforbiciate del 2017 e questo potrebbe costare circa 4.000 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, secondo le stime della Committee for a Responsable Budget, un’organizzazione americana di politica pubblica senza scopo di lucro che si occupa di bilancio federale e questioni fiscali.
Nel 2023 il deficit del bilancio degli Stati Uniti è arrivato all’8,8% del PIL, più che raddoppiando il 4,1% dell’anno precedente. Quindi anche Biden ha contribuito alla crescita forsennata del passivo. Tuttavia Gross è convinto che sotto questo aspetto Trump farebbe ancora più danni. Proprio il crescente deficit USA ha allontanato il re delle obbligazioni dal reddito fisso negli ultimi tempi. Al riguardo, l’investitore ha messo denaro in un fondo chiuso focalizzato su titoli privilegiati e sul credito privato fino al 20% di portafoglio, impiegando un po’ di leva finanziaria per rendere più attraenti i ritorni dall’investimento.
Obbligazioni USA: 2 buone notizie
Le obbligazioni USA però riceveranno due buone notizie nei prossimi giorni. Il Dipartimento del Tesoro a partire da mercoledì 29 maggio lancerà per la prima volta dall’inizio del millennio una serie di riacquisti di titoli. In secondo luogo, a giugno la Federal Reserve comincerà a ridurre il quantitative tightening dei Treasury Bond. Per la precisione, la Banca centrale abbasserà da 60 a 25 miliardi di dollari il tetto mensile di titoli del Tesoro che lascerà maturare senza reinvestirli. Nel contempo manterrà invariato il limite per i titoli garantiti da ipoteca a 35 miliardi di dollari.
Le due mosse dovrebbero funzionare da supporto al mercato delle obbligazioni USA, messo sotto pressione dall’aspettativa che la Fed ritardi il taglio dei tassi di interesse a fronte dell’inflazione ostica e della crescita persistente dell’economia a stelle e strisce. “I riacquisti saranno utili e daranno un buon sostegno” ha affermato Jay Barry, co-responsabile della strategia sui tassi statunitensi presso JPMorgan Chase. Così come “il rallentamento dell’inasprimento quantitativo della Fed, che dovrebbe dissipare le preoccupazioni di una ripetizione della crisi del 2019 nei mercati dei finanziamenti overnight” ha aggiunto.
Bill Gross: oltre le obbligazioni USA, lontano anche dalle azioni
Tornando alle dichiarazioni di Bill Gross, l’80enne dell’Ohio ha espresso un certo pessimismo anche sui mercati azionari. A suo avviso gli investitori devono “moderare le loro aspettative” perché la performance del 24% dell’indice S&P 500 non si ripeterà. “Nel corso del tempo i mercati dovrebbero invertire la rotta” ha detto. Sull’azionario Gross ha attualmente investimenti che altri evitano, tipo il tabacco, per via dell’impatto che ha sulla salute dei consumatori.