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Mercati finanziari sempre sofferenti a settembre, cosa accadrà quest'anno? – BorsaNews24

2025/02/18 1

Il mese di settembre non è storicamente il migliore per i mercati finanziari. Alcuni asset, come le azioni, le obbligazioni e l’oro, generalmente chiudono i 30 giorni in rosso. Secondo i dati di Bloomberg, dal 1950 a oggi gli indici S&P 500 e Dow Jones Industrial Average hanno subito le maggiori perdite proprio a settembre; le obbligazioni hanno indietreggiato otto volte negli ultimi dieci settembre; il metallo giallo è scivolato sistematicamente, in questo mese, dal 2017. Possono essere diversi i motivi per cui gli investitori non amano molto l’arrivo dell’autunno per acquistare sui mercati finanziari, ma probabilmente il rientro dalle vacanze estive e il ritorno della liquidità sui mercati finanziari esercitano il loro peso.

 

Mercati finanziari: ecco cosa succederà questo settembre

E quest’anno come andrà? Questa è la domanda che gli operatori di mercato si fanno puntualmente all’inizio di ogni mese di settembre, sperando che  non si riveli troppo ostile. Nel 2024 i motivi di preoccupazione sono tanti. Il più immediato è il rilascio dei dati sull’occupazione americana di venerdì prossimo, perché collegato al futuro taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve. La Banca centrale americana quasi certamente abbasserà il costo del denaro nella prossima riunione del 17-18 settembre, come ha confermato il governatore Jerome Powell al simposio di Jackson Hole il 23 agosto scorso.

Ciò che interessa gli investitori però, sono le intenzioni della Fed per il resto dell’anno e quanto accade nel mercato del lavoro può essere decisivo. Le aspettative sono per una creazione di 164 mila nuovi occupati e un tasso di disoccupazione del 4,2% nel mese di agosto. Letture migliori del previsto rinfrancherebbero il mercato in quanto allontanerebbero lo spauracchio di una recessione USA. Allo stesso tempo potrebbero rallentare il ciclo dei tagli della Fed.

Questa incertezza e un equilibrio ancora precario rischiano di pesare sulle quotazioni azionarie. Se i tassi di interesse dovessero rimanere troppo alti, verrebbero sicuramente penalizzate le obbligazioni, per via della correlazione inversa con i prezzi. Subirebbe un contraccolpo anche l’oro, la cui detenzione comporterebbe un costo opportunità maggiore, essendo il metallo un’attività non redditizia. Tra l’altro le azioni sono scambiate vicino a record storici, i titoli di Stato USA hanno inanellato una serie di sedute positive registrando i massimi degli ultimi tre anni, l’oro non è distante dal massimo di sempre realizzato il mese scorso a 2.570 dollari l’oncia. Ciò rende gli investitori più propensi a monetizzare.

“C’è la sensazione che il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti determinerà il corso per il resto dell’anno” ha scritto in una nota Bob Savage, responsabile della strategia e degli approfondimenti sui mercati di Bank of New York Mellon. “Affinché l’attuale traiettoria del mercato azionario rimanga intatta, saranno necessarie una crescita e una politica accomodante”.

Anche Vishnu Varathan, responsabile dell’economia e della strategia presso la Mizuho Bank di Singapore, mette in guardia dai rischi di settembre. “Soprattutto con i mercati che scontano così tanto i tagli della Fed e inseguono lo scenario ‘Riccioli d’oro’, i mercati reagirebbero più nervosamente del normale”.

Manish Bhargava, amministratore delegato di Straits Investment Management a Singapore, lancia l’allarme sulla concentrazione di Wall Street nelle Big tech, che potrebbe rivelarsi dannosa in caso di discesa delle Borse. “Il mercato è attualmente guidato da alcuni titoli tecnologici a mega-capitalizzazione, il che lo rende vulnerabile a ribassi significativi se questi titoli vacillano. Qualsiasi sorpresa potrebbe portare a una rapida liquidazione delle posizioni con leva finanziaria”, ha detto.

Un altro elemento di rischio è l’incertezza legata alle elezioni americane. “Negli anni elettorali l’avversione al rischio in settembre è ancora più accentuata”, ha sottolineato Savage. La prossima settimana si terrà il primo dibattito televisivo tra i due candidati alla Casa Bianca: Donald Trump e Kamala Harris. L’evento è considerato fondamentale per le campagne elettorali, ormai entrate nel vivo. Amy Wu Silverman, responsabile della strategia sui derivati di RBC Capital Markets, teme “l’idea di un’elezione contestata”.

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