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James Ensor, le 5 opere più costose vendute all'asta – BorsaNews24

2025/02/18 3

Il 2024 è l’anno di James Ensor. A settantacinque anni dalla morte del maestro fiammingo, scomparso nel 1949, i valori raggiunti dalle sue opere più costose rilanciano le vendite all’incanto e Anversa apre quattro mostre di livello internazionale dedicate alla sua arte. Famoso per le maschere, gli scheletri e le danze macabre con cui racconta il volto crudele e grottesco dell’umanità, il pittore e incisore di Ostenda è un autentico pioniere della modernità, anticipatore del surrealismo e dell’espressionismo. I suoi lavori sono finiti all’asta più volte con prezzi che raggiungono cifre a cinque e sei zeri.

 

James Ensor: le 5 opere più costose vendute in asta

Descritto spesso come un outsider, James Ensor è un artista impossibile da classificare. Storici e critici citano Francisco Goya, William Hogarth e Édouard Manet come sue influenze, ma la delicatezza coloristica, le visioni fantastiche e allegoriche del pittore belga racchiudono un universo unico, nuovo e fantasioso. A cavallo tra Ottocento e Novecento, Ensor comincia a dipingere sempre meno, proprio quando inizia a ricevere un riconoscimento ampio e condiviso: risale al 1929 l’apertura al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles della più grande retrospettiva sul suo lavoro mai realizzata fino ad oggi. Nelle aste Ensor non è da meno: ecco i migliori risultati ottenuti dal visionario maestro belga.

 

Les Toits d’Ostende

La città di Ostenda è un suggestivo approdo turistico sulla costa delle Fiandre Occidentali. È qui che James Ensor, figlio di un intellettuale inglese e di un’artista belga, nasce e abita per tutta la sua vita. Al suo paese natale il pittore dedica numerosi dipinti verso la fine dell’Ottocento, tra cui questo olio su tela del 1885 realizzato quando è ancora uno studente anarchico che parodia gli insegnamenti conservatori. Le guglie delle chiese che trafiggono la nebbia è pura pittura d’atmosfera nello spirito di Turner e Claesz. Nel novembre del 2015 il quadro arriva all’asta da Sotheby’s a New York e fa alzare le palette fino a 2,7 milioni di dollari.

Les Toits d\'Ostende di James Ensor
Les Toits d’Ostende (foto: Sotheby’s)

 

Pierrot et squelettes

Dopo la delusione per la tiepida accoglienza della critica ai suoi disegni di grandi dimensioni e la scomparsa del padre e della nonna, figure alle quali è molto legato, Ensor cambia radicalmente il suo stile e diventa il pittore delle maschere. Dipinto nel 1907, questo quadro (il primo di una serie di tre) immerge il clown malinconico della commedia dell’arte in un carnevale grottesco, dove i costumi, le convenzioni e la morale dei poteri che governano il mondo (lo Stato, la Chiesa, la scienza, la borghesia) non sono altro che una facciata colorata. Il quadro debutta da Christie’s a Londra nel giugno del 2021: il martello si ferma a 2,5 milioni di sterline.

Pierrot et squelettes di James Ensor
Pierrot et squelettes (foto: Christie’s)

 

Le désespoir de Pierrot (Pierrot le jaloux)

La figura solitaria di Pierrot comincia ad apparire nei quadri di Ensor sin dalla fine dell’Ottocento. Questa tela del 1892 ha per protagonista l’amico Ernest Rousseau Jr., vestito come il celebre clown dall’aria malinconica e circondato da inquietanti figure mascherate. L’unico che mostra il proprio volto baffuto e ammonitore è Ernest Rousseau padre. Sullo sfondo Arlecchino fugge con Colombina tra le urla e gli insulti della sorella di Ensor, Mitche, raffigurata in uniforme dell’Esercito della Salvezza, mentre un secondo Rousseau Jr., in costume da chirurgo, cerca di estrarre la “pietra della follia” dal cranio di James. Una bizzarra caricatura che da Christie’s a Parigi nel febbraio del 2009, all’interno della collezione di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, viene venduta per la bellezza di 4,9 milioni di euro.

Le désespoir de Pierrot (Pierrot le jaloux) di James Ensor
Le désespoir de Pierrot (Pierrot le jaloux) (foto: Christie’s)

 

Les Poissardes mélancoliques

Una delle composizioni di maggior successo di James Ensor, nonché uno dei suoi dipinti più insoliti: due arcigne pescivendole nel loro negozietto di Ostenda pieno di oggetti curiosi, tra cui tre teschi incastonati in una nicchia che ricordano quanto la vita sia breve. Una fascinazione per il quotidiano che arriva da lontano: i nonni del pittore hanno un negozio che vende conchiglie, pizzi, pesci impagliati, vecchi libri, stampe, tazze, pentole, marmellate e porcellane. “Un assortimento inestricabile di oggetti che venivano costantemente rovesciati da gatti, pappagalli rumorosi e una scimmia”, ricorda spesso. Il dipinto, realizzato nel 1892, apre la strada all’espressionismo e al surrealismo. Da Sotheby’s a New York nel novembre del 2015 è venduto per 6,9 milioni di dollari.

Les Poissardes mélancoliques di James Ensor
Les Poissardes mélancoliques (foto: Sotheby’s)

 

Squelette arrêtant masques

Dipinto a Ostenda nel 1891, il quadro dello scheletro che ferma le maschere è la più importante riscoperta dell’opera dell’artista dalla sua creazione. Grottesca e allo stesso tempo drammatica, la scena raccontata ricrea un evento realmente accaduto all’ULB, l’Université libre de Bruxelles: una protesta del 1891 organizzata dagli studenti ferocemente atei per la libertà della scienza, repressa nel sangue dalla polizia arruolata dall’impopolare rettore. Ensor si schiera dalla parte degli studenti e questo piccolo dipinto (30,5 x 50,7 cm) rimane ignoto per oltre un secolo. Finito all’asta da Sotheby’s a Parigi nel dicembre del 2016, calamita l’attenzione di collezioni e investitori: una lunga contesa fra 15 persone fa schizzare il prezzo di vendita a 7,3 milioni di euro, diventando l’opera più costosa del pittore e polverizzando la stima iniziale di 1-1,5 milioni.

Squelette arrêtant masques di James Ensor
Squelette arrêtant masques (foto: Sotheby’s)

 

Fuori dalla Top 5 meritano una segnalazione altre quattro opere di James Ensor che hanno fatto faville nelle vendite all’incanto. Nature morte au Magot-Chinoiseries, étoffes del 1891 è battuto a 2,1 milioni di euro da Christie’s a Parigi nell’ottobre del 2017 nell’asta Art Moderne. Le Jardin d’amour del 1891 raggiunge i 2 milioni di dollari da Sotheby’s a New York nel novembre del 2015. Les joueurs del 1902 tocca quota 1,6 milioni di sterline da Christie’s a Londra nel giugno del 2012, mentre sempre da Christie’s ma a Londra nel febbraio del 2020 Baptême des masques del 1891 – già venduto da Dorotheum (la più grande casa d’aste dell’area di lingua tedesca) nel maggio del 2016 per 1,022 milioni di euro – passa per 1,2 milioni di sterline.

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