Tra gli investimenti alternativi, una possibilità da prendere in considerazione sono gli orologi di lusso svizzeri e giapponesi. Sulla base di uno studio effettuato da Chrono24, mercato digitale tedesco che vende una varietà di orologi e accessori di lusso nuovi, usati e vintage servendo clienti in tutto il mondo, le collezioni di orologi di questi due paesi hanno ottenuto in media un rendimento del 40% dalla data di acquisto. Al confronto gli investitori in orologi americani hanno avuto un ritorno del 31%, quelli in orologi tedeschi del 25% e dei Paesi Bassi del 24%. La ricerca si basa sui dati anonimi forniti dagli utenti di Chrono24 e su 1,3 milioni di collezioni monitorate nel sito Web, che ammontano a quasi 50 miliardi di dollari, pari al 7% dei 750 miliardi di dollari stimati in tutto il mondo.
Investimenti alternativi: Svizzera e Giappone all’avanguardia negli orologi
I dati appena visti forniscono una risposta alla domanda se sia o meno conveniente puntare negli investimenti alternativi in orologi. Secondo molti esperti, gli orologi di lusso sono tra gli investimenti più sicuri che si possano fare, in primo luogo perché sono oggetti che non passano di moda e poi perché non perdono mai valore sul mercato. Si tratterebbe di veri e propri beni rifugio. In realtà, come vedremo, il mercato può scendere eccome. Ma nel lungo periodo l’effetto scarsità e unicità risulta essere premiante nella maggior parte dei casi. Tenendo naturalmente a mente le specificità di questo investimento alternativo, tra le quali la scarsa liquidità.
Svizzera e Giappone, in particolare, sono all’avanguardia nella produzione di orologi, non solo perché offrono l’accesso a una maggiore offerta, ma anche perché mettono in condizione l’acquirente di comprendere il reale valore dell’oggetto acquistato. Berna ha un nutrito numero i grandi marchi che vanno da Omega a Rolex, con i collezionisti che in media possiedono circa 6 orologi a testa per un valore totale di circa 48.494 dollari. Tokyo eccelle per i prodotti Seiko, Grand Seiko e Citizen, mentre il collezionista medio possiede sempre 6 orologi per un valore totale medio di circa 64.000 dollari.
Il grande boom degli orologi si è avuto nel 2021. Dopo la fine delle chiusure pandemiche la voglia di tornare a spendere aveva fatto registrare un picco di vendite. Successivamente vi è stato un calo verticale per alcune marche, con i prezzi che sono diminuiti bruscamente anche a un terzo del valore nell’arco di un anno.
In particolare, secondo i dati di Chrono24 il valore delle collezioni di orologi svizzeri è sceso del 7% lo scorso anno, mentre quello delle collezioni giapponesi è scivolato di 8 punti percentuali. In altri paesi, come Australia, Paesi Bassi, Belgio e Canada, il calo è stato più limitato, arrestandosi al 3% nel 2022.