Il settore agricolo ha perso importanza nei paesi sviluppati a partire dalla rivoluzione industriale e successivamente con la terziarizzazione delle economie. Oggi l’industria alimentare sta vivendo un ritorno di interesse. Non solo a causa della guerra tra Russia e Ucraina che ha messo in difficoltà le forniture di grano all’Europa ma anche per la rivoluzione sostenibile che il comparto sta affrontando.
I temi ESG hanno molto a che fare con l’alimentazione, anche se perlopiù ci si è concentrati finora su trasporti ed energia. Secondo l’Unep, il programma dell’Onu per la protezione dell’ambiente, saranno necessari 350 miliardi di dollari l’anno per passare entro il 2030 a un sistema alimentare sostenibile.
“Una somma enorme, che ha il potenziale per stimolare la crescita di un’ampia gamma di aziende innovative che operano nelle diverse fasi della filiera alimentare” ha sottolineato Rahul Bhushan, cofondatore di Rize ETF, specializzata in fondi tematici.
Un trend ancora all’inizio
Finora il tema dell’alimentazione sostenibile è rimasto sullo sfondo della grande corsa agli investimenti ESG. Tuttavia ci sono tutte le carte in regola perché sia il prossimo settore a ricevere grande attenzione dagli investitori. Bhushan ritiene che il finanziamento di questo comparto sia “tristemente inadeguato, circa 22 volte inferiore a quello destinato all’energia verde e ai trasporti sostenibili. Questo dato è ancora più sconvolgente se si considera che il sistema alimentare globale è responsabile di oltre un quarto delle emissioni mondiali di gas serra”.
Lo scenario sta però cambiando e sono sempre più numerose le direttive che interessano l’industria alimentare volte a promuoverne la sostenibilità in tutte le fasi della catena produttiva. Tanto che prima o poi, è la convinzione di Bhushan, si arriverà a una legislazione rivolta all’intera filiera come già avvenuto in altri settori, si pensi all’Inflation Reduction Act.
“Come sempre – avverte il cofondatore di Rize ETF – gli investitori che potranno ottenere i rendimenti più elevati saranno quelli che coglieranno la tendenza nella sua fase nascente”.
I tre settori dell’industria alimentare a cui prestare attenzione
La transizione del sistema alimentare globale verso la sostenibilità è guidata in particolare da tre settori, al cui interno giocano un ruolo fondamentale determinate aziende:
• Agricoltura di precisione
• Packaging sostenibile
• Alimenti a base vegetale
L’agricoltura di precisione utilizza le innovazioni digitali per rendere il processo produttivo efficiente, limitare gli sprechi, aumentare il rendimento delle coltivazioni. I dati raccolti e analizzati in tempo reale permettono di comprendere quanta acqua, quali e quanti fertilizzanti e prodotti utilizzare sulle colture. In questo campo, secondo Rize ETF, John Deere è uno dei leader. “Ha investito molto in robotica e automazione per i suoi trattori e per fornire agli agricoltori strumenti digitali, dal monitoraggio delle colture alla possibilità di azionare i trattori da remoto” commenta Rahul Bhushan.
Ogni anno in Europa vengono prodotti 177 chilogrammi di rifiuti da imballaggio per persona. Su 447 milioni di abitanti circa, il totale è l’impressionante cifra di 79 miliardi di chilogrammi. La commissione europea è al lavoro per arginare il problema e una delle proposte al vaglio è di rendere obbligatoria la riciclabilità degli imballaggi. Nel comparto del packaging sostenibile SIG Combibloc è un leader mondiale. “I suoi imballaggi sostenibili, circolari e facilmente riciclabili stanno già garantendo ricavi solidi” riprende Bhushan che sottolinea come l’obiettivo di crescita del fatturato sia del 20-22% per l’anno fiscale 2023.
Se le mucche fossero una nazione, sarebbero la terza per emissioni di gas serra dopo Stati Uniti e Cina. Secondo Bhushan è cruciale trovare alternative al modo in cui attualmente vengono prodotti la carne e i latticini: “È per questo che il mercato degli alimenti a base vegetale continua a crescere così rapidamente, tanto da aver superato lo scorso anno l’intero settore ortofrutta”. Oatly, un marchio leader a livello mondiale nei prodotti lattiero-caseari alternativi mostra valutazioni interessanti e rimane uno dei preferiti dai consumatori.