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Il primo quadro realizzato da un'AI venduto all'asta per 1 milione di dollari – BorsaNews24

2025/02/18 1

Il ritratto AI God: Portrait of Alan Turing è il primo quadro realizzato da un’AI venduto all’asta da Sotheby’s a New York. Il prezzo è da record: 1,08 milioni di dollari. Il dipinto a tecnica mista su tela, realizzato nel 2024 dall’artista robot umanoide Ai-Da Robot, è dedicato al matematico e pioniere dell’informatica Alan Turing ed è stato il grande protagonista del Digital Art Day della casa d’aste britannica. Oltre ad essere l’aggiudicazione più rilevante della serata, è la prima vendita assoluta di un’opera realizzata da un’intelligenza artificiale. Partito da una valutazione compresa tra i 120mila e i 180mila dollari, il quadro ha sfondato il tetto del milione.

 

Venduto all’asta il primo quadro realizzato da un’AI

È la prima volta che una major punta sulle pennellate di un androide ultra-realistico, accettando da mercanti e collezionisti anche pagamenti in criptovaluta. Ai-Da Robot, che prende il nome da Ada Lovelace, la prima programmatrice della storia, è stata progettata dal mercante d’arte e gallerista britannico Aidan Meller, specializzato in arte moderna e contemporanea, in collaborazione con un team di specialisti e ricercatori dell’Università di Oxford e costruita dall’azienda di robotica e progettazione Engineered Arts.

L’AI, addestrata con un lungo training per realizzare il ritratto di Turing, può disegnare e dipingere sfruttando occhi dotati di telecamere e usando un braccio meccanico in grado di muoversi nello spazio. A guidarlo sono algoritmi in continuo aggiornamento. La prima personale di Ai-Da Robot, Unsecured Futures, si è tenuta a Oxford. Nella mostra Leaping into the Metaverse, presentata alla Biennale di Venezia e ispirata dalle visioni dell’Inferno e del Purgatorio di Dante, la robo-pittrice ha esplorato le connessioni tra l’esperienza umana e l’intelligenza artificiale. Successivamente le sue opere sono state esposte al Design Museum e al Victoria & Albert Museum di Londra.

Ai-Da Robot mentre dipinge
La robot umanoide Ai-Da Robot

 

“Con questo ritratto incoraggio una discussione sulla creatività. Mentre i confini tra umano e macchina si fanno meno chiari, aiuto a mettere a fuoco queste domande”, ha dichiarato Ai-Da in occasione del debutto di AI God: Portrait of Alan Turing, che misura 150 x 230 cm ed è stato esposto per la prima volta all’AI for Good Global Summit delle Nazioni Unite a Ginevra. “In quanto artista robot, Ai-Da con i suoi lavori ci pone due domande: chi siamo? e che cos’è l’arte? Le sembianze umanoidi dell’artista ci invitano a riflettere su quanto siamo disposti ancora ad accettare l’intelligenza artificiale nelle nostre vite”, si legge nel catalogo di Leaping into the Metaverse.

Meller indica Manifesto cyborg di Donna J. Haraway, il saggio della filosofa e docente statunitense caposcuola della teoria cyborg, una branca del pensiero femminista postmoderno che studia il rapporto tra scienza e identità di genere, come principale base teorica di Ai-Da. “Si stanno sviluppando molti progetti innovativi e un numero enorme di robot vengono perfezionati ogni giorno. Sono robot che alla fine svolgeranno tutti compiti diversi. L’arte è un modo di confrontarsi con gli incredibili cambiamenti che stanno avvenendo nella società grazie alla tecnologia”, ha detto Meller alla CBS. I proventi della vendita del quadro saranno reinvestiti nel progetto, per coprire i costi di progettazione e produzione particolarmente elevati.

 

L’arte digitale da record in asta

In realtà, la prima vendita record per un’opera realizzata da un’intelligenza artificiale generativa è di Portrait of Edmond Belamy, un ritratto prodotto da un algoritmo elaborato dal collettivo francese Obvious, composto da Hugo Caselles-Dupré, Pierre Fautrel e Gauthier Vernier. Il dipinto, battuto all’asta da Christie’s nell’ottobre del 2018, ha raggiunto l’impressionante cifra di 432.500 dollari: un primato conservato per molti anni. Successivamente è stato Living Architecture, l’NFT del mapping di Casa Batlló di Gaudí a Barcellona ad opera dell’artista digitale turco-statunitense Refik Anadol, a raggiungere un prezzo finale di 1,38 milioni di dollari durante la 21st Century Evening Sale di Christie’s nel maggio del 2022.

Il ritratto di Turing non è stato l’unico pezzo di arte digitale ad infiammare il Digital Art Day di Sotheby’s. Le migliori aggiudicazioni della vendita all’incanto sono state Fidenza #373 di Tyler Hobbs (battuto per 84mila dollari), i due CryptoPunk #4993 e #976 di Larva Labs (la serie è tra gli NTF più costosi al mondo) e ancora Fidenza #762 di Hobbs (tutti e tre hanno raggiunto i 72mila dollari) e Meridian #684 di Matt DesLauriers, che ha fatto fermare il martello a 45.600 dollari. Il miglior risultato in assoluto di Tyler Hobbs da Sotheby’s rimane Fidenza #479, venduto nel giugno del 2023 per 622.300 dollari.

I top lot di Sotheby’s nel settore di digital e crypto art viaggiano oltre i 600mila dollari. Sempre nel giugno del 2023, nella vendita Grails, l’animazione interattiva Chromie Squiggle #1780 (Perfect Spectrum) di Snowfro è arrivata a 635mila dollari. Un anno prima, nel luglio del 2022, l’NFT Masterpiece #1: Johan Cruyff, In A Way, Immortal, 2022 della serie FC Barcelona: In A Way, Immortal di Eric Sas e Alan Company (BCN Visuals) ha fatto alzare le palette fino a 693mila dollari. Ma il record assoluto da Sotheby’s è di Ringers #879 (The Goose) di Dmitri Cherniak, maestro della generative art: nell’agosto del 2021 il suo PNG è stato venduto per 6,2 milioni di dollari.

Da una major all’altra, da Christie’s le migliori performance in questo campo sono due. EditThisNFT, l’NFT della prima pagina web di Wikipedia realizzato dal suo fondatore Jimmy Wales, riporta la prima riga di testo personalizzato visualizzata sul portale: “Hello, World!”. Nel dicembre del 2021 il non-fungible token è stato messo all’asta e venduto per 750mila dollari. Decisamente meglio ha fatto Everydays: the First 5000 Days di Mike Winkelman, alias Beeple, che ad oggi resta l’opera d’arte digitale più costosa di sempre, seconda soltanto a The Merge di Pak: nel marzo del 2020 Christie’s ha venduto l’NFT per 69,3 milioni di dollari.

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