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Forecaster: come sarà il secondo semestre delle Borse – BorsaNews24

2025/02/18 1

Si è chiuso da pochi giorni il primo semestre del 2023. Sei mesi che per gli investitori azionari sono stati ricchi di soddisfazioni. Soprattutto per coloro che hanno investito nei tecnologici USA, in particolare sul tema dell’Intelligenza artificiale. Ma adesso, nel secondo semestre, cosa faranno i mercati finanziari? Con l’aiuto di Forecaster, strumento statistico che permette di individuare la stagionalità dei mercati, Borsa&Finanza ha cercato di capire come si muoveranno i principali indici azionari e il cambio eur/usd. Se vuoi saperne di più su Forecaster clicca QUI.

 

Nasdaq 100, il migliore

L’indice tecnologico Nasdaq 100 è stato il migliore tra quelli analizzati nel primo semestre dell’anno. Il bilancio finale è stato positivo per il 38,75%. Il traino principale è arrivato tuttavia solo da alcuni titoli che hanno messo a segno performance da capogiro, come Nvidia (+189%). Nella seconda metà d’anno un sostegno alle quotazioni potrebbe arrivare dalla fine del rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti. Le società tecnologiche, infatti, soffrono i tassi elevati vista l’intensità di capitale che caratterizza il loro business.

Per capire come potrebbe muoversi l’indice statunitense Borsa&Finanza ha confrontato la stagionalità a 5 anni calcolata da Forecaster per l’indice Nasdaq 100. Sulla piattaforma sono disponibili anche confronti a 1, 3, 7, 10, 15, 20, 25, 30 anni nonché il profilo di stagionalità mensile e per sette giorni settimanali.

Nel primo semestre dell’anno il Nasdaq 100 ha rispettato la stagionalità. In particolare, i minimi di marzo sembrano essere stati un punto di svolta ricorrente per l’indice Nasdaq 100 sulla statistica a 5 anni. Attenzione però. Il mese di luglio potrebbe non essere brillante come il trimestre tra marzo e giugno e avviare una fase di ribasso che porterebbe a un altro appuntamento importante, i minimi della seconda decade di settembre.

La stagionalità del Nasdaq 100 secondo Forecaster
La stagionalità del Nasdaq 100 e l’indice a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

FTSE Mib, la sorpresa

Il bistrattato indice di Borsa della bistrattata Italia è stato il migliore tra i principali benchmark europei nella prima parte dell’anno. Il guadagno è stato del 19,08%, trainato in particolare dal settore bancario che sta beneficiando del rialzo dei tassi da parte della BCE. Un sostegno che potrebbe arrivare al termine nell’ultimo trimestre del 2023. In generale l’indice delle blue chip italiane ha beneficiato della buona performance economica del Belpaese.

Anche nel caso del FTSE Mib Forecaster ha individuato bene i minimi del mese di marzo e il successivo recupero. Dopodiché l’indice ha preso la via di un rialzo che è andato oltre le aspettative derivanti dalla stagionalità. Considerando che i mesi di luglio, agosto e settembre non mostrano trend forti, il prossimo passo da monitorare è l’inizio del mese di ottobre quando potrebbe iniziare il rally di Natale che culmina, secondo la rilevazione a 5 anni, a metà novembre.

La stagionalità del FTSE Mib secondo Forecaster
La stagionalità del FTSE Mib e l’indice a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

S&P500, la via di mezzo

L’indice S&P 500 ha vissuto un buon primo semestre portando a casa un rialzo del 15,91%, a metà strada tra il Nasdaq 100 (+38,75%) e il Dow Jones Industrial (+3,80%). L’indice S&P500 raccoglie tutte le imprese a grande capitalizzazione degli USA e pertanto al suo interno ha registrato sia la corsa dei titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale, sia le sofferenze del settore bancario colpito dalla crisi a marzo.

Proprio marzo, sul Forecaster a 5 anni, ha segnato il punto di minimo e di inversione. L’indice ha seguito quasi pedissequamente l’andamento stagionale fino alla prima settimana di giugno quando è andato in direzione opposta rispetto all’indicatore. Ora però potrebbe dover rinunciare a ulteriori rialzi e trascorrere un’estate senza gloria prima del minimo di fine settembre/inizio ottobre che lo accomuna anche ad altri indici.

La stagionalità dell\'S&P500 secondo Forecaster
La stagionalità dell’S&P500 e l’indice a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

Dax, l’americano

L’indice tedesco Dax è riuscito a chiudere il primo semestre dell’anno con un rialzo di poco inferiore al 16%. Poteva andare peggio considerando che l’economia tedesca ha subito più di altre la delusione Cina. La Germania, peraltro, è finita in recessione tecnica segnando due trimestri consecutivi di crescita economica negativa. Nonostante ciò il Dax è riuscito a insidiare le performance del FTSE Mib ma, soprattutto, ha rinnovato i suoi massimi storici, come gli indici USA. Essendo un indice che tiene conto dei dividendi distribuiti dalle società che ne fanno parte, tuttavia, il FTSE Mib che invece i dividendi li stacca ha fatto molto meglio

La stagionalità sull’orizzonte temporale dei 5 anni viene rispettata pienamente dal Dax che dovrebbe avere appena toccato un punto di flesso e vivere un luglio al rialzo. Un piccolo rally che sarà seguito da due mesi poco remunerativi, agosto e settembre, prima del rally che dovrebbe scattare a inizio ottobre e durare fino a circa metà novembre.

La stagionalità del DAX secondo Forecaster
La stagionalità del DAX e l’indice a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

Hang Seng, la delusione

La riapertura dell’economia cinese dopo le chiusure forzate contro il Covid è stata accolta dai mercati con euforia ma è durata poco. Presto ci si è accorti che i cinesi, a differenza di quanto accaduto agli europei, non si sono lanciati in un consumo sfrenato una volta usciti dalle restrizioni pandemiche. Lo scenario non dovrebbe migliorare nemmeno nella seconda parte dell’anno, nonostante gli sforzi del governo e della PBoC per sostenere l’economia.

L’indice Hang Seng di Hong Kong è tra quelli che hanno rispettato con la maggiore precisione la stagionalità nel corso del primo semestre. La discesa iniziata a gennaio è proseguita fino a marzo inoltrato, quando è iniziato un rimbalzo esauritosi a metà aprile. Attualmente l’Hang Seng è di nuovo in una fase discendente che, secondo la stagionalità a 5 anni calcolata da Forecaster, dovrebbe esaurirsi a inizio agosto, mese in cui l’indice mette a segno rimbalzi. Anche per l’Hang Seng, infine, è possibile individuare un movimento rialzista da inizio ottobre a metà novembre.

La stagionalità dell\'Hang Seng secondo Forecaster
La stagionalità dell’Hang Seng e l’indice a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

Eur/Usd, l’imprevedibile

Forecaster è uno strumento statistico che permette di individuare la stagionalità di tutte le asset class finanziarie, ossia le fasi di crescita, decrescita o lateralizzazione che caratterizzano gli asset finanziari nel corso di un anno. Non sempre, tuttavia, la rilevazione è precisa. Questo può essere causato da fattori esterni che arrivano a perturbare l’andamento stagionale. Per esempio, nel caso dell’Eur/Usd, è evidente il movimento non sincronizzato tra la stagionalità a 5 anni e l’andamento del cambio.

In questo caso, tuttavia, bisogna ricordare la particolarità che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni, ossia la politica dei tassi a zero delle Banche centrali e il rialzo rapido iniziato nel 2022. Se si allunga l’osservazione statistica a un orizzonte di quindici anni, tuttavia, le correlazioni tra la stagionalità e i movimenti dell’Eur/Usd iniziano a emergere.

La stagionalità dell\'EurUsd secondo Forecaster
La stagionalità dell’EurUsd e il cambio a confronto – Fonte: Forecaster.biz

 

 

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