Gode di ottima salute la finanza alternativa in Italia. Nel secondo semestre 2022 sono stati mobilitati 2,6 miliardi di euro a favore delle PMI. Un +32% rispetto al 2021, ottenuta in particolare grazie a strumenti di debito quali direct lending e minibond, mentre l’equity ha registrato un rallentamento. In un momento particolare come questo, caratterizzato da un’instabilità aggravata dai crescenti costi dell’energia, il risultato ha dello straordinario, specialmente se comparato a quelli dei due anni precedenti: 4,5 miliardi di euro mobilitati nell’intero 2021 e 3,2 miliardi mobilitati nel 2020. Carlo Sangallo, Presidente di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ha così commentato i risultati:
In una lunga fase di crisi economica come quella che stiamo attraversando, il sistema delle micro, piccole e medie imprese è particolarmente penalizzato dall’incertezza del quadro generale e dalla stretta creditizia. La finanza complementare rappresenta, invece, per le mpmi un’importante alternativa per superare le criticità. È uno strumento in fase di sviluppo ma con grandi potenzialità di crescita. Come Sistema camerale stiamo facendo un lavoro importante di informazione, formazione e diffusione di servizi a valore aggiunto, con l’obiettivo di trasformare la finanza alternativa in una finanza quotidiana e ordinaria per tutte le imprese.
Quest’anno la finanza alternativa è effettivamente riuscita ad aiutare le PMI ad aumentare la propria competitività e ad ottenere vantaggi grazie alla diversificazione delle fonti; inoltre, si sono registrati aumenti delle competenze dal punto di vista manageriale, che hanno portato a maggiore visibilità sul mercato e a maggiori opportunità di investimento. Ma vediamo più nel dettaglio i dati diffusi nel corso dell’ultima edizione dell’Alt-Finance Day – La giornata della Finanza Alternativa, che quest’anno si era posta l’obiettivo di trovare nuovi spunti ed elementi utili a definire una policy a favore del sistema imprenditoriale.
Le PMI favoriscono minibond e invoice trading
Il quinto Report sulla Finanza Alternativa per le PMI ha preso in esame 614 imprese emittenti di minibond, che rappresentano uno dei mercati più importanti tra quelli analizzati. 65 di questi emittenti si sono affacciati sul mercato per la prima volta nel primo semestre del 2022, portando il totale del controvalore collocato a 836,5 milioni di euro: una cifra che sembra destinata a crescere ancora, anche grazie ai già avviati e annunciati progetti di Basket Bond. Questi ultimi sono uno strumento di finanziamento alternativo di medio-lungo termine rivolto a PMI e Small Mid Cap per sostenere i loro progetti di crescita, innovazione e internazionalizzazione attraverso l’emissione di obbligazioni di durata decennale.
Secondo il Report, le PMI prediligono poi l’invoice trading, un processo attraverso il quale le aziende prendono in prestito denaro da un investitore attraverso fatture scadute o non pagate: è proprio la fattura a servire come garanzia di pagamento futuro. Negli ultimi 12 mesi, la cessione delle fatture ha prodotto un importo di 688,4 milioni di euro. Anche in questo caso, si prevede una crescita grazie a nuove risorse provenienti da fondi specializzati nell’investimento di crediti commerciali.
I finanziamenti alternativi in direct lending sono preferiti al crowdfunding
Il direct lending, cioè l’erogazione di finanziamenti da parte di soggetti diversi dalle banche, ha contribuito con 1,2 miliardi di euro al mercato della finanza alternativa negli ultimi 12 mesi. La crescita anno su anno è stimata del 55%, una percentuale che mette in ombra i risultati di crowdfunding ed equity.

Le operazioni di raccolta fondi, tra l’altro, trovano un ostacolo anche nelle nuove regole europee, a cui si dovranno adeguare entro novembre 2023. Ad ogni modo, tra luglio 2021 e giugno 2022, il crowdfunding ha permesso alle PMI di finanziare progetti per 185,6 milioni di euro, 95,9 milioni dei quali raccolti durante il primo semestre dell’anno in corso (+26% rispetto al periodo precedente). L’equity crowdfunding, dove al contributo finanziario vengono corrisposte quote della società finanziata, ha invece subito un calo del 10% negli ultimi sei mesi dell’anno che si reputa legato ai timori di una non troppo distante recessione. Il risultato è che attraverso l’equity sono stati raccolti negli ultimi sei mesi “solo” 59 milioni di euro contro i 141,9 milioni degli ultimi 12 mesi.
Andrea Prete, Presidente di Unioncamere ha sottolineato l’importanza per le piccole e medie imprese di cogliere le opportunità offerte dalla finanza alternativa:
Le PMI sono chiamate ad affrontare sfide importanti in una congiuntura caratterizzata da rischi di indebitamento eccessivo, instabilità dei costi delle materie prime e dell’energia, rialzo dei tassi e criticità nel reperimento di nuova finanza. La differenziazione delle fonti di approvvigionamento finanziario può diventare in questo contesto una necessità ed è importante che le imprese siano pronte a cogliere le opportunità offerte dalla finanza innovativa.
Il Report sulla Finanza Alternativa per le PMI ha inoltre confermato che, rispetto ad altri Paesi Europei, l’Italia ha dei mercati di private equity e venture capital molto sottosviluppati, e che faticheranno molto a crescere anche a causa dell’attuale quadro macro-economico.
Il rapporto delle PMI con criptovalute e blockchain
Nel secondo semestre del 2022, le piccole e medie imprese hanno assunto posizioni ambivalenti riguardo le nuove tecnologie legate a crypto e blockchain. Da un lato si è registrato il minimo di operazioni ICO (Initial Coin Offerings), un tipo di finanziamento dove gli imprenditori distribuiscono monete e token digitali agli investitori in cambio di capitale.
D’altro canto, nello stesso periodo esaminato si sono affermati i collocamenti sul mercato degli NFT (Non Fungible Tokens), che però hanno ancora una limitata applicazione tra le imprese italiane. Tra le altre nuove modalità di finanziamento in crescita vi sono poi le IEO (Initial Exchange Offerings), una alternativa alle ICO dove l’offerta è controllata da un exchange ufficiale, e le STO (Security Token Offerings), una forma di IPO che utilizza le criptovalute invece di asset tradizionali.
PMI in crescita sul mercato borsistico
Infine, il rapporto presentato all’Alt-Finance Day ha evidenziato l’ingresso sul mercato borsistico di un elevato numero di piccole e medie imprese. La partecipazione a Euronext Growth Milan, in particolare, è aumentata del 78% nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021: a fine giugno, le società quotate erano 179.

Le conclusioni dell’Alt-Finance Day 2022
I risultati dell’Alt-Finance Day 2022 sono stati presentati il 24 novembre presso Palazzo Giureconsulti da Giancarlo Giudici, professore ordinario del Politecnico di Milano e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Crowdinvesting. Tra i presenti il Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Carlo Sangalli, e Giovanni Da Pozzo, Presidente di Innexta, che si occupa di strumenti, servizi e modelli di finanza complementare per le PMI. Quest’ultimo ha così commentato l’incontro, organizzato dalla società in collaborazione con School of Management del Politecnico di Milano, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Unioncamere Nazionale:
Il sistema camerale sta portando avanti un lavoro di informazione, di accompagnamento e di servizi per le imprese su tre importanti fronti: la prevenzione della crisi, la sostenibilità e la finanza alternativa. L’appuntamento di oggi vuole rappresentare un momento per fare il punto insieme ad imprese, investitori, operatori di mercato, advisor sugli strumenti che la “nuova finanza” mette a disposizione del sistema imprenditoriale per sostenere i propri progetti di sviluppo.