Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha fatto il suo ingresso nel mondo degli ETF con la quotazione in Borsa Italiana di sei prodotti passivi, tre azionari e tre obbligazionari. La campanella per l’inizio delle contrattazioni ha suonato stamane, accompagnata dalle parole di benvenuto di Luisa Fischietti, responsabile ETF Italia di Borsa Italiana: “Siamo felici di dare il benvenuto a Fideuram che debutta oggi su ETFPlus con la piattaforma D-X Etf”. L’arrivo di un nuovo attore rilevante nel segmento degli ETF conferma il successo di questi prodotti e “il ruolo del gruppo Euronext come mercato di riferimento in Europa per questi strumenti” ha aggiunto Fischietti.
La decisione del ramo di Intesa Sanpaolo dedicata alla gestione private di varare una piattaforma ETF è “una pietra miliare”. Così l’ha definita Gianluca Serafini, condirettore generale di Fideuram, richiamando Fideuram Asset Management (Ireland), assieme a cui è stata organizzata. L’operazione permette al private banking di Intesa Sanpaolo di essere all’avanguardia e anticipare l’evoluzione in atto nell’industria, “cogliendo i trend della consulenza finanziaria a livello globale”.
I nuovi record degli ETF in Europa
Fideuram ISPB non poteva rimanere sorda alle richieste della clientela, sempre più interessata agli ETF, strumento di investimento che offre trasparenza, convenienza e liquidabilità. Gli ultimi dati raccolti dalla società specializzata ETFGI hanno evidenziato il nuovo record raggiunto dagli asset investiti in ETF in Europa, a 2.180 miliardi di dollari nello scorso mese di agosto, con afflussi netti pari a 24,78 miliardi di dollari. Si è trattato del ventitreesimo mese consecutivo di raccolta positiva. Da inizio anno l’industria europea degli ETF ha raccolto 151,97 miliardi di dollari, anche in questo caso un dato record. L’incremento degli asset investiti in ETF rispetto alla fine del 2023 è pari al 19,8%, sempre secondo i dati di ETFGI. In Europa, a fine agosto, si contavano 3.053 prodotti di 100 provider.
La squadra di nuovi ETF di Fideuram ISPB
Dei sei nuovi ETF quotati sulla piattaforma di Fideuram ISPB, tre sono azionari e tre sono obbligazionari. I tre prodotti azionari riflettono l’andamento di indici composti da azioni di società a grande e media capitalizzazione appartenenti a diverse aree geografiche e che promuovono i temi ambientali, sociali e di buona governance:
- D-X Msci Europa Screened UCITS ETF;
- D-X Msci USA Screened UCITS ETF (disponibile anche in versione coperta contro il rischio di cambio;
- D-X Msci World Screened UCITS ETF.
L’ETF D-X Msci Europa Screened UCITS ETF replica la performance dell’indice MSCI Europe ESG Screened Net Total Return in euro che rappresenta la performance di azioni di società europee di grandi e medie capitalizzazioni. È identificato dal codice ISIN LU2870272734, replica fisicamente il sottostante e ha un TER dello 0,28%. La rilevazione del portafoglio al 30 agosto 2024 vede la presenza, nelle prime cinque posizioni di portafoglio, di Novo Nordisk, ASML, Astrazeneca, Roche e Novartis. Le azioni più rappresentate sono quelle del Regno Unito (20,71%), seguite dalle francesi (17,13%), dalle tedesche (13,91%) e dalle svizzere (13,67%). Settorialmente il paniere premia, alla rilevazione di fine agosto, i finanziari con un peso di poco superiore al 21%. Seguono i settori health care (18,84%), industriali (16,06%), consumi discrezionali (10,44%) e IT (8,68%).
Il D-X Msci USA Screened UCITS ETF è disponibile anche con copertura del rischio cambio. I due ISIN sono rispettivamente LU2870272577 (senza copertura) e LU2870272650. Per entrambi il TER + pari allo 0,28% e la replica del portafoglio è fisica. Al 30 agosto i primi cinque costituenti sono Apple con un peso del 7,36%, Nvidia al 6,54%, Microsoft con il 6,45%, Amazon con il 3,66% e Meta Platforms con il 2,50%. Settorialmente prevalgono i titoli del comparto informatico che hanno un peso superiore al 33%, con i finanziari al 13,99% e l’health care al 13,1%.
L’ETF D-X Msci World Screened UCITS è identificato dal codice ISIN LU2870272908, ha un TER dello 0,28% ed è a replica fisica del sottostante. Come gli altri rientra nell’articolo 8 della normativa Sfdr. Replica la performance dell’indice MSCI World ESG Screened Net Total Return in USD convertito in euro. Il suo portafoglio, aggiornato al 30 agosto, vedeva Apple in prima posizione con un peso del 5,30%, Nvidia al 4,71%, Microsoft al 4,65%, Amazon al 2,64% e Meta Platforms all’1,80%. Come per i precedenti due ETF focalizzati sugli USA, il comparto IT è quello più rappresentato con un peso del 26,91%. In seconda posizione si collocano i finanziari con un peso del 16,84%, l’health care è terzo al 13,26%. Gli Stati Uniti dominano con un peso del 72%, seguiti dal Giappone con il 6% e dal Regno Unito con il 3,52%.
Per quanto riguarda gli ETF obbligazionari, questi replicano l’andamento di indici declinati su diverse scadenze e rappresentativi di titoli di Stato emessi nell’eurozona. Viene attribuito un peso maggiore alle emissioni di Paesi con rating ESG pari o superiore ad AA. Anche questi ETF rientrano nell’articolo 8 della normativa Sfdr:
- D-X Bloomberg Msci EURO Government Bond 1-3Years UCITS ETF;
- D-X Bloomberg Msci EURO Government Bond 3-5Years UCITS ETF;
- D-X Bloomberg Msci EURO Government Bond 7-10Years UCITS ETF;
Il primo ETF obbligazionario ha codice ISIN LU2870273039 e un TER dello 0,25%. Il Ter rimane lo stesso per gli altri due prodotti che hanno, rispettivamente, ISIN LU2870273203 e ISIN LU2870273385.