Alla fine del 2025 la concessione dei giochi del Lotto andrà a bando. La gara si prevede agguerrita perché tra l’attuale concessionario, il favorito IGT Lottery (la società del gruppo DeAgostini è capofila di una cordata formata con la ceca Allwyn e la rete dei tabaccai) e gli sfidanti di Sisal, proprietà dell’irlandese Flutter Entertainment appena reduce dall’acquisizione di SNAI, potrebbe esserci un terzo incomodo: Française des jeux, il gruppo FDJ. È quanto sostengono numerose fonti finanziarie e indiscrezioni di stampa.
Française des jeux, chi è il colosso delle lotterie
Fondata nel 1976 come Société de la Loterie nationale et du Loto national e ribattezzata Française des jeux nel 1991, FDJ è l’impresa pubblica francese che detiene il monopolio delle lotterie e delle scommesse sul territorio nazionale e su quelli d’oltremare: Guadalupe, Guyana, Martinica e La Réunion, Saint-Barthélemy, Saint-Martin, Saint-Pierre-et-Miquelon, Polinesia e Monaco. Quotata in Borsa all’Euronext, Française des jeux appartiene al 20,5% allo Stato e per il resto ad azionisti diversi, dall’UBFT (Union des blessés de la face et de la tête) ad Amundi e Predica.
Il fatturato di FDJ nel 2023 è di 2,6 miliardi di euro, con una redditività ricorrente al 25,1%, un utile netto di 425 milioni e oltre 29.000 punti di gioco aperti in 11.000 città e paesi in tutta Francia. Lo storico operatore francese impiega 3.000 persone nei suoi team tra IT, analisi dei dati, vendite, innovazione e servizi cloud. L’attuale CEO e Presidente del gruppo è Stéphane Pallez, una carriera di incarichi pubblici e privati tra la Banca Mondiale a Washington, France Télécom, Orange, CCR e la direzione del Tesoro.
Qual è l’offerta di giochi e lotterie di FDJ
Française des jeux ha il controllo di numerosi giochi numerici a quota fissa, lotterie istantanee, gratta e vinci, concorsi a premi, giochi interattivi e scommesse sportive. In Francia gestisce Loto e Super Loto (gli equivalenti francesi di Lotto e SuperEnalotto), Bingo Live, EuroMillions e EuroDreams, Keno, Joker+ e Amigo. L’ultimo gioco che ha lanciato è Crescendo, gratta e vinci da 3 euro con 1 possibilità su 3,96 di vincere somme comprese tra 3 e 100.000 euro. Nel 2009 il gruppo è entrato nel betting con Parions Sport, il marchio di scommesse sportive che fa concorrenza a operatori globali e piattaforme come BetClic, Unibet e Bwin.
Nel 2024 la società ha finalizzato l’acquisizione del gruppo ZEturf per competere con PMU nel settore delle corse ippiche, ha lanciato un’OPA per il gruppo svedese Kindred (la società madre di Unibet) e si è aggiudicato Premier Lotteries Ireland (PLI), l’operatore del Lotto irlandese e della Irish National Lottery. Oltre alla gestione di lotterie e scommesse, FDJ sponsorizza squadre di ciclismo maschili e femminili (Groupama-FDJ e FDJ-Suez), organizza campionati di eSport e promuove attività sociali con la sua Fondazione. È da tempo che il gruppo sta cercando di entrare nel mercato italiano delle scommesse e del gioco d’azzardo. Le prospettive di crescita sono positive: la media della raccolta negli ultimi due anni è di 7,7 miliardi di euro, con una stima al rialzo tendente agli 8 miliardi per il 2024.
Gara Lotto: corsa a tre per la nuova concessione
La multinazionale IGT, in precedenza Lottomatica Group e GTECH, gestisce da oltre trent’anni il gioco più antico al mondo. L’esclusiva dei giochi del Lotto dura 9 anni con una base d’asta fissata in 1 miliardo di euro e un aggio determinato per legge al 6%. All’ultima edizione del 2015-2016, la cordata IGT si era presentata come unico pretendente, ottenendo la concessione con un’offerta da 770 milioni di euro (la base era 700 milioni) e un aggio del 6% e garantendo 120 milioni di investimenti.
I dettagli di come sarà strutturata la gara verranno annunciati a breve dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Naturalmente verrà premiata la migliore offerta economica, affiancata dai migliori requisiti tecnici per garantire il perfetto funzionamento del gioco e un incisivo piano di investimenti nelle 34.000 ricevitorie, tabaccherie e autogrill. Il vincitore del bando è chiamato a saldare il conto in tre rate, di cui l’ultima nell’aprile 2026. Se la gara sarà davvero un rilancio a tre tra IGT, Sisal e Française des jeux, nelle casse dello Stato potrebbero entrare 1,5 miliardi di euro: il doppio dell’ultima concessione.