Quando acquistiamo un ETF sappiamo esattamente in che cosa investe? Uno degli errori più comuni dell’investitore principiante è quello di considerare tutti gli ETF uguali. Comprensibile visto che molta “educazione finanziaria” che circola in rete etichetta genericamente l’ETF come il miglior strumento per investire. Sì, ma quale ETF? Questa tipologia di strumenti finanziari è molto articolata: vi sono quelli che investono in azioni, così come altri che hanno come sottostanti obbligazioni o materie prime. A loro volta ognuno di questi ETF genericamente etichettati come azionari o obbligazionari può investire in mercati più specifici.
Fa una bella differenza dire che gli ETF azionari sono una scelta corretta per investitori con un lungo orizzonte temporale e affermare la stessa cosa ma declinando questa indicazione su ETF azionari che investono nelle large cap americane oppure in ETF che investono su azioni cinesi o in società impegnate nell’intelligenza artificiale.
ETF: cosa sto comprando?
Il primo passaggio importante da fare quando decidiamo di acquistare un ETF è comprendere in cosa stiamo investendo. In alcuni casi la descrizione di un ETF, quindi quell’insieme di parole che troviamo indicate sulla nostra piattaforma di trading, è parlante e permette di capire bene quale tipo di prodotto finanziario stiamo acquistando. Ad esempio, l’ETF Amundi S&P 500 UCITS esplicita abbastanza chiaramente che l’ETF investe nelle azioni che compongono l’indice più importante del mondo, ovvero l’S&P 500 americano.
Se però ci ritroviamo con una descrizione del tipo SPDR MSCI USA Small Cap Value Weighted possiamo comprendere solo una parte di cosa fa quell’ETF. Qualcosa indubbiamente lo si può ricavare dal nome, come ad esempio che investe in azioni americane a piccola capitalizzazione con caratteristiche value ed equi-pesate. Ma il nome non specifica tutto. Per questo motivo è sempre opportuno visitare il sito dell’emittente e soprattutto il KID dell’ETF per comprendere bene cosa stiamo comprando. Qui ad esempio il KID del prodotto di SPDR citato poco fa.
Sconsigliato, soprattutto per gli ETF più specifici o complessi, affidarsi alle descrizioni di base che si trovano in piattaforme come Morningstar o justetf.com. Spesso per motivi di spazio oppure semplicemente per questioni di errori di copiatura dei dati le descrizioni potrebbero essere incomplete o inesatte. Entrando invece nel sito dell’emittente e aprendo il documento chiave per l’investitore (il KID) si avrà la certezza di sapere esattamente in che cosa stiamo investendo.
Nello specifico del documento l’investitore dovrà leggere con attenzione la sezione “obiettivi”. Qui viene esplicitato con buon dettaglio cosa farà il gestore. Riprendendo ad esempio l’ETF di Amundi, nel KID leggiamo che “l’obiettivo del presente comparto consiste nel replicare il rendimento dell’indice S&P 500”. E poi “l’indice S&P 500 è un indice azionario rappresentativo dei 500 principali titoli negoziati negli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato”.
Ripetendo adesso lo stesso esercizio per l’ETF SPDR MSCI USA Small Cap Value Weighted andiamo a vedere come il produttore dell’ETF ci spiega in cosa investe questo strumento sempre partendo dalla sezione “obiettivi”. “L’obiettivo d’investimento del fondo consiste nel riprodurre la performance delle azioni a bassa capitalizzazione statunitensi applicando una ponderazione maggiore alle azioni caratterizzate da una bassa valutazione. Il fondo mira a riprodurre il più fedelmente possibile il rendimento dell’indice MSCI USA Small Cap Value Weighted Index”.
Specificando come “tali titoli includono società a bassa capitalizzazione statunitensi considerando il tradizionale indice originario ponderato in base alla capitalizzazione di mercato, ovvero l’indice MSCI USA Small Cap. La metodologia del valore ripondera ogni titolo dell’indice originario per attribuire particolare importanza alle azioni con minori valutazioni usando dati contabili fondamentali (vendite, valore contabile, utili e reddito in contanti). Poiché potrebbe risultare difficoltoso acquistare tutti i titoli nell’Indice in modo efficiente, nel cercare di riprodurre il rendimento dell’indice il fondo utilizzerà una strategia di ottimizzazione per costituire un portafoglio rappresentativo che dovrebbe riflettere il rendimento dell’indice”. Abbiamo raccolto tutte le informazioni che servono aggiungendone altre come, ad esempio, il fatto che la replica fisica dell’indice non sarà integrale ma a campione.
La chiarezza è fondamentale per scegliere
L’obiettivo principale di comprendere in che cosa investe un ETF è stato raggiunto e se anche la terminologia dovesse risultare in alcuni casi complessa, si possono sempre chiedere chiarimenti al proprio consulente finanziario oppure interpellare gli utenti di alcuni forum (come reddit dove esiste una sezione dedicata alla finanza personale) chiedendo pubblicamente qualche informazione più dettagliata su che tipo di lavoro svolge l’ETF che abbiamo scelto. La chiarezza è fondamentale quando si comincia un percorso di investimento. Meglio dedicare qualche minuto in più a questa attività di esplorazione.