Il dibattito sull’intelligenza artificiale e sul futuro delle professioni ha suscitato molte preoccupazioni negli ultimi anni. Si parla spesso di automazione e della possibilità che molte occupazioni scompaiano sotto il peso delle nuove tecnologie, ma non tutte le professioni sono a rischio di estinzione, elettricista compreso.
La stragrande maggioranza dei lavori manuali, ad esempio, non solo resistono ma potrebbero addirittura essere potenziati con l’estensione dell’intelligenza artificiale.
In un contesto in cui automazione e innovazione tecnologica sono sempre più presenti, ci sono ruoli che continuano a essere fondamentali, spesso per la complessità del lavoro o per l’intervento umano che richiedono.
Tra i lavori che potrebbero subire una profonda trasformazione ci sono molti impieghi amministrativi, mansioni di call center e persino alcune attività informative. Al contrario, i mestieri che richiedono abilità manuali avanzate o interventi su strutture fisiche difficilmente potranno essere rimpiazzati.
Ecco quindi che gli elettricisti, insieme a idraulici, falegnami, meccanici e muratori, rappresentano quelle professioni non solo difficilmente sostituibili, ma anche in continua evoluzione. L’elettricista, in particolare, è una figura essenziale nel nostro quotidiano, sia in ambito domestico che industriale, e la richiesta per questa competenza non sembra destinata a temere l’ingresso in scena dell’IA.
Chi è e cosa fa l’elettricista
L’elettricista è il professionista che, con abilità e competenze, tiene in vita e fa funzionare le “vene” invisibili che portano energia alle nostre case, uffici e fabbriche. Senza questa figura non ci sarebbero luci, né elettrodomestici, né la possibilità di ricaricare un’auto elettrica, sembra scontato. Tuttavia, il loro lavoro va ben oltre le apparenze: non si limitano a installare prese e interruttori, ma costruiscono sistemi complessi, sicuri ed efficienti.
Tra le loro mansioni c’è quella di installare, riparare e mantenere impianti elettrici di ogni tipo: domestici, industriali e commerciali. E oggi, con l’avanzare delle nuove tecnologie, questo professionista è sempre più esperto di soluzioni smart e impianti all’avanguardia, come quelli domotici, i sistemi fotovoltaici e persino i caricabatterie per veicoli elettrici. Insomma, un lavoro dinamico e pieno di sfide allo stato attuale perché, oltre a garantire la sicurezza dell’impianto, tali professionisti devono anche restare aggiornati sui nuovi strumenti e le normative.
Scegliere un elettricista significa rivolgersi a qualcuno che ha non solo esperienza tecnica, ma anche la capacità di adattarsi a situazioni impreviste. Chi lavora nel settore elettrico diventa in un certo senso “consulente” di energia, capace di suggerire soluzioni per ridurre i costi in bolletta e l’impatto ambientale, ottimizzare le risorse e aumentare l’efficienza energetica.
Come si diventa elettricista
Diventare elettricista non è una strada improvvisata, ma un percorso che richiede studio e pratica. In Italia, chi vuole intraprendere questa professione può iniziare frequentando un istituto tecnico o professionale, come l’Istituto Tecnico Industriale (ITI), che fornisce le basi dell’elettrotecnica, della sicurezza e delle normative. Ma per entrare nel mondo del lavoro serve di più.
Dopo il diploma, molti scelgono di proseguire con corsi professionali specifici, che si concentrano sull’apprendimento pratico e sui dettagli tecnici. Tali corsi, offerti da centri di formazione accreditati, si concludono spesso con un tirocinio che permette di mettere subito in pratica quanto appreso.
E non basta: l’elettricista in Italia deve ottenere abilitazioni che ne attestino la competenza, per garantire che l’intervento sugli impianti sia eseguito in sicurezza e secondo gli standard previsti.
La professione offre anche l’opportunità di specializzarsi in settori avanzati e richiesti, come i sistemi fotovoltaici o i dispositivi per la domotica. Insomma un elettricista può differenziarsi e trovare nicchie in cui crescere e affermarsi. Le possibilità di carriera sono varie: c’è chi sceglie di lavorare come dipendente in aziende specializzate e chi decide di diventare libero professionista, arricchendo costantemente le proprie competenze e adattandosi alle novità del mercato.
Elettricisti e IA, perché il mestiere del futuro è ancora “umano”
Mentre la tecnologia cambia molti settori, la figura dell’elettricista è sempre più richiesta e apprezzata. Perché? Perché il lavoro di un elettricista è unico: è un mestiere che richiede competenze pratiche, intuito, esperienza diretta e capacità di risolvere problemi complessi che, in certi casi, solo l’occhio e la mano umana possono individuare.
La tecnologia, infatti, non è una minaccia per gli elettricisti, bensì uno strumento che può potenziarne le capacità. Droni e sistemi di diagnostica digitale possono semplificare il lavoro, ma servono competenze umane per sfruttarli al meglio. L’elettricista del futuro potrebbe utilizzare tecnologie come l’IA per fare diagnosi in modo più rapido o monitorare il consumo di energia, ma sarà sempre lui a interpretare i dati e a prendere decisioni su interventi e soluzioni personalizzate.
La professione dell’elettricista si dimostra quindi versatile e adattabile, sempre pronta a evolversi. Non solo sopravvive, ma si sviluppa, conquistando nuovi settori e nuove competenze, dimostrando ogni giorno che alcune professioni, specialmente quelle in cui le mani fanno la differenza, hanno un posto di rilievo anche in un futuro tecnologico e automatizzato.