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Edvard Munch, le 5 opere più costose vendute all'asta – BorsaNews24

2025/02/18 3

Il capolavoro L’urlo di Edvard Munch è nella lista delle opere più costose al mondo mai vendute all’asta. Non potrebbe essere altrimenti per il lavoro più iconico di uno degli artisti più influenti del Novecento, anche se pare incredibile che una versione litografica del quadro emblema dell’angoscia moderna sia ancora in mani private. Specie considerando che tanti suoi dipinti sono stati rastrellati da gallerie e collezioni tedesche durante il nazismo e salvati soltanto grazie all’intervento di curatori, storici e colleghi.

 

Edvard Munch: le 5 opere più costose vendute in asta

Nato ad Ådalsbruk nel 1863 e scomparso ad Oslo nel 1944, Munch è considerato insieme a Vincent van Gogh il pioniere dell’Espressionismo, oltre che uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. In oltre sei decenni di carriera, esplora incubi e tormenti dell’animo umano con tele di straordinaria intensità, traghettando l’arte tra due secoli e numerosi movimenti. Alla sua morte, le opere in circolazione vengono lasciate in eredità alla città di Oslo per formare il Museo Munch, la più grande collezione di opere dell’artista. Per i privati che ne possiedono altre, il mercato è decisamente positivo: il tasso medio annuo di crescita composto tra il 2003 e il 2017 è del 9,4%, con il 100% di 20 quadri aumentato di valore. Ecco la Top 5 dell’artista norvegese, dove Sotheby’s batte gli eterni rivali di Christie’s.

 

Giornata estiva o Abbraccio sulla spiaggia (The Linde Frieze)

È particolarmente avventurosa la storia di questo raro quadro, realizzato nel 1904 su commissione del medico tedesco Max Linde. Comprato nel 1931 dalla Nationalgalerie di Berlino, è incluso nella mostra dedicata dai nazisti all’arte “degenerata” nell’ottobre del 1937. Qualche mese dopo passa nella collezione personale di Hermann Göring, vice di Adolf Hitler, fondatore della Gestapo e capo della Luftwaffe. Scampato alla distruzione, viene venduto all’asta a Oslo nel 1939 e acquisito dal magnate Thomas Olsen, vicino di casa e mecenate del pittore che il Reich considera simbolo della Entartete Kunst. Messo al sicuro nella sua casa di Vågå fino alla liberazione della Norvegia nel 1945, il quadro finisce da Sotheby’s a Londra nel marzo del 2021, in vendita dalla collezione degli eredi di Olsen nella Modern Renaissance: A Cross-Category Sale. Le palette si alzano fino a 16,3 milioni di sterline.

Giornata estiva di Edvard Munch
Giornata estiva (foto: Sotheby’s)

 

Danza sulla spiaggia (The Reinhardt Frieze)

Eseguito da Munch tra il 1906 e il 1907, questo dipinto con due donne in primo piano – sono Tulla Larsen e Millie Thaulow, modelle e amanti dell’artista – appartiene al critico e storico ebreo berlinese Curt Glaser, amico personale del pittore. Quando il rinomato collezionista e curatore, grande sostenitore del modernismo e già direttore della biblioteca d’arte di Berlino, è costretto a lasciare la Germania, la tela viene comprata all’asta a Oslo dal solito Olsen. Durante la Seconda guerra mondiale il miliardario norvegese la nasconde ai nazisti conservandola in un fienile nelle foreste norvegesi. Dopo quasi settant’anni, il quadro è in vendita da Sotheby’s a Londra dalla collezione Olsen. È il marzo del 2023 e il martello si ferma a 16,9 milioni di sterline.

Danza sulla spiaggia di Edvard Munch
Danza sulla spiaggia (foto: Sotheby’s)

 

Amore e dolore

Capolavoro del 1894, chiamato spesso anche Il vampiro, raffigura un uomo e una donna che si abbracciano, con lei che sembra mordere (o baciare) sul collo lui. La sagoma inquietante dai lunghi capelli rossi è quella di Tulla Larsen, donna dell’alta borghesia norvegese con la quale Munch ha una lunga e burrascosa relazione, terminata quando la modella, che il pittore si è sempre rifiutato di sposare, gli spara contro trapassandogli la mano sinistra con una pallottola. Esistono sei versioni diverse del quadro: tre sono nella collezione del Museo Munch, una è esposta nel Museo d’arte di Göteborg, l’opera finale è dispersa e una versione arriva all’asta da Sotheby’s a New York nel novembre del 2008 nella Impressionist & Modern Art Evening Sale. Prezzo di vendita: 38,2 milioni di dollari.

Amore e dolore di Edvard Munch
Amore e dolore (foto: Sotheby’s)

 

Le ragazze sul ponte

Dipinto nel 1902 ad Åsgårdstrand, località sulla sponda occidentale del fiordo di Oslo, fa parte di una serie che conta dodici oli: dieci presenti in musei pubblici (tra cui il Museo Munch) e appena due in collezioni private. Purezza, passione, gelosia: nei colori degli abiti delle figure femminili c’è tutto l’intreccio di relazioni e trasporto di Munch con le donne. Il quadro passa all’asta più volte a prezzi record, dai 7,7 milioni di dollari nel 1996 ai 30,8 milioni del 2008. Da Sotheby’s a New York nel novembre del 2016 stabilisce l’ennesimo primato all’interno della Impressionist & Modern Art Evening Sale: 54,4 milioni di dollari.

Le ragazze sul ponte di Edvard Munch
Le ragazze sul ponte (foto: Sotheby’s)

 

L’urlo

Uno dei quadri più famosi ed evocativi al mondo, l’essenza del dramma e dell’angoscia. Munch lo concepisce sulla collina di Ekeberg a Oslo, ma lo dipinge nell’autunno del 1893 a Nizza. “Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò e il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura, e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura”, scrive il pittore rievocando la passeggiata che ha cambiato la storia dell’arte. Una delle due versioni pastello delle quattro esistenti, risalente al 1895 e l’unica ad essere ancora in mani private, debutta da Sotheby’s a New York nella Impressionist & Modern Art Evening Sale del maggio del 2012. Il venditore è l’imprenditore norvegese Petter Olsen, figlio del magnate amico e patrono di Munch. Dopo diversi rilanci, lo fa suo il miliardario statunitense Leon Black (co-fondatore di Apollo Global Management, ex chairman del MoMA e tra i collezionisti più influenti su piazza) per 119,9 milioni di dollari: è l’opera più costosa di Munch e per diversi anni il dipinto più costoso mai venduto durante un’asta.

L\'urlo di Edvard Munch
L’urlo (foto: Sotheby’s)

 

Fuori dalla Top 5 meritano una segnalazione altre cinque opere di Edvard Munch con performance eccellenti sul mercato delle aste. Bagnanti del periodo 1897-1899 è venduto da Christie’s a Londra nel febbraio del 2008 per 2,5 milioni di sterline. Autoritratto con tavolozza del 1926 passa da Sotheby’s a Londra nel marzo del 2021 per 4,3 milioni di sterline. Donna che si guarda allo specchio del 1892 arriva a 5,1 milioni di dollari da Sotheby’s a New York nel maggio del 2012. Casa ad Åsgårdstrand del 1905 tocca quota 5,2 milioni di sterline da Christie’s a Londra nel febbraio del 2002. Notte d’estate del 1917 incassa 11,3 milioni di dollari da Sotheby’s a New York nel maggio del 2018.

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