Nel mercato delle criptovalute c’è una crescente attenzione da parte degli investitori per le stablecoin, le crypto con un prezzo tendenzialmente stabile nel tempo perché agganciate al valore di un asset sottostante. Tra le più diffuse spiccano le stable di Tether e di Circle, ma qual è la differenza tra USDT e USDC? Entrambe sono state create per chi vuole proteggersi dalla volatilità degli investimenti nelle criptovalute e hanno diversi punti in comune significativi, ma presentano pure caratteristiche e specificità peculiari.
La differenza tra USDT e USDC
Le crypto non sono regolate da enti centrali governativi, non hanno una base reale come le azioni e le obbligazioni e il loro valore dipende in larga pare dalla percezione degli investitori. Asset strutturalmente volatili e soggette a forti oscillazioni, le criptoattività mancano di un preciso quadro giuridico di riferimento e sono vulnerabili agli attacchi hacker. Non è un caso, quindi, che la finanza digitale abbia adottato in parallelo le stablecoin, valute virtuali che non subiscono fluttuazioni di prezzo poiché legate ad un fondo in garanzia o ad una riserva monetaria in fiat, normalmente il dollaro statunitense.
USDT e USDC sono le stablecoin più conosciute e scambiate in circolazione. In apparenza sono uguali perché funzionano a tutti gli effetti come dollari digitali, collateralizzate al 100% e riscattabili alla pari, ma tra loro esistono importanti differenze. Tutte e due sono ancorate al dollaro USA (USD) con un rapporto 1:1, ovvero il loro valore equivale a quello di un dollaro. Cambiano però i creatori: USDT sta per USD Tether e USDC per USD Coin. Dietro queste stable ci sono da un lato Tether – nato dalla Realcoin di Brock Pierce, Craig Sellars e Reeve Collins, terzo token per capitalizzazione di mercato e oggi società guidata dal CEO Paolo Ardoino e dal CFO e co-fondatore Giancarlo Devasini insieme ad un gruppo allargato di proprietari – e dall’altro un consorzio chiamato Centre, fondato dall’exchange Coinbase e dalla digital currency company Circle di Jeremy Allaire.
Tether Limited emette e controlla completamente USDT (un token ERC-20 eseguito su blockchain di Ethereum dal 2014) e pubblica audit indipendenti che ne certificano il peg con il dollaro. Coinbase e Circle sottopongono invece USDC (che ha debuttato sulla blockchain di Ethereum ma ora è disponibile su diverse altre catene) ad una regolamentazione continua da parte delle autorità e delle banche. Per esempio, USDC è conforme al MiCA (Markets in Crypto-Assets) insieme ad EURC. Circle è infatti il primo emittente globale di stablecoin ad essersi conformato al regolamento europeo sulle criptovalute, uno dei regimi normativi più completi al mondo per gli asset digitali. La differenza di trasparenza, reputazione e condivisione delle informazioni tra le due stable è quindi centrale.
C’è poi la questione del mantenimento della stabilità del prezzo. Presente sugli exchange più diffusi (centralizzati e non) e scambiata su reti come Ethereum, Tron, EOS, Algorand e OMG Network, USDT si basa su un sistema di riserve che sono garantite in dollari USD o in asset controllati dalla società madre. Anche USDC è presente sugli exchange più popolari e scambiata su blockchain come Ethereum, Solana, Tron e Algorand, ma “il dollaro dell’era digitale” (come lo definisce Coinbase) si fonda su un sistema di controllo dei capitali: i suoi token sono garantiti da riserve in dollari custoditi in conti correnti bancari.
USDT vs USDC: qual è più sicura?
L’ago della bilancia sul fronte di sicurezza, affidabilità e supervisione pende dalla parte di USDC: USDT è una valuta non regolamentata totalmente gestita da Tether, mentre la stable di Centre ottiene una maggiore credibilità perché lavora a stretto contatto con le autorità di regolamentazione statunitensi ed europee. Inoltre, il suo codice è open source. “Fin dalla nostra fondazione, l’obiettivo di Circle è sempre stato quello di costruire un’infrastruttura durevole, conforme e ben regolamentata per le stablecoin, e la nostra adesione al MiCA è un enorme traguardo per l’integrazione e l’approvazione su vasta scala della valuta digitale”, ha dichiarato Allaire quando la società che guida è diventata il primo emittente globale di stable a conformarsi al regolamento dell’Unione europea.
Il risultato di Circle è stato ottenuto grazie al conseguimento della licenza di Istituto di moneta elettronica da parte dell’Autorité de contrôle prudentiel et de résolution (ACPR), l’autorità di regolamentazione bancaria francese. Ora USDC ed EURC sono gestite attraverso la divisione francese di Circle Mint. Attualmente tra le dieci principali stablecoin per capitalizzazione di mercato, soltanto USDC è conforme al MiCA. “Questo traguardo sottolinea l’impegno profuso da Circle per la conformità normativa delle stablecoin in dollari e in euro”, ha fatto sapere l’azienda. Nella sezione Transparency del suo sito ufficiale si trovano tutte le informazioni sulla reserves composition sia di USDC che di EURC.
Dal 2023, tuttavia, anche Tether si muove con maggiore trasparenza per “costruire un sistema finanziario globale più equo, connesso e accessibile”, come ha dichiarato Ardoino. La società ha reso disponibile la verifica delle riserve in tempo reale sul suo sito ufficiale e sta potenziando la propria capacità di monitorare le transazioni. Nonostante rimangano ancora opacità sul reserves system, USDT ha un volumi di scambi superiore a USDC e rimane fedele allo spirito originario delle crypto: rendere disponibile una gigantesca valuta non regolamentata, capace di generare un’economia parallela che aggira regolamenti e sanzioni per l’accesso al sistema commerciale globale del dollaro, e fare da ancora di salvezza ai cittadini comuni per i pagamenti quotidiani e la protezione dei risparmi in zone colpite dall’iperinflazione e dalla carenza di una valuta forte.
