Quando si parla di titoli di Stato, uno dei concetti più ricorrenti nel gergo finanziario è quello dei dietimi. Il termine assume valore dal momento che le obbligazioni distribuiscono tassi di interesse, sotto forma di cedole periodiche, che però non sono sempre interamente di spettanza dell’acquirente. Se ad esempio al 30 giugno viene acquistato un titolo che paga una cedola annuale al 30 settembre, l’importo che si percepisce in termini di interesse è per l’intero anno ma la quota di cui se ne ha diritto è solo una parte, ossia quella che attiene ai tre mesi che vanno da fine giugno a fine settembre. Di conseguenza, nel momento in cui si acquista il bond, si paga un sovrapprezzo, denominato rateo di interesse, corrispondente alla quota cedolare di diritto del venditore relativa a un periodo di nove mesi. Seguendo il linguaggio finanziario, avremo:
- corso secco = prezzo del titolo al netto del rateo di interesse ed è quello che si vede nei listini di quotazione
- rateo di interesse = quota di interesse maturata sulle obbligazioni partendo dall’ultima data di stacco della cedola sino alla data di liquidazione dell’operazione di vendita
corso tel quel = corso secco + rateo di interessi
Dietimi: cosa sono
I dietimi non sono altro che i ratei di interesse però calcolati a livello giornaliero. Quindi possono essere definiti come gli interessi che maturano giorno dopo giorno espressi in valore assoluto. In via generica, esistono due tipologie di dietimi: attivi e passivi. I dietimi attivi sono quelli che riguardano titoli di Stato come BTP, BTP€i, CCT o obbligazioni societarie e vengono calcolati sotto forma di interessi attivi. Dall’importo lordo dei dietimi attivi va applicata la tassazione sulla rendita di capitale. I dietimi passivi invece riguardano ad esempio quelli relativi all’estinzione di un mutuo o alle operazioni per sanare i ritardi di pagamento. I dietimi attivi, quindi, vengono incassati; quelli attivi, invece, sono corrisposti.
Titoli di Stato: come sono calcolati i dietimi
Per il calcolo dei dietimi sui titoli di Stato si segue la stessa linea per il rateo di interessi, ossia facendo riferimento a convenzioni o basi di calcolo che vengono indicate dall’emittente nel regolamento dello strumento finanziario. Quindi avremo i seguenti metodi:
Actual/Actual (ICMA)
L’Actual/Actual (ICMA) divide il periodo compreso tra la data di decorrenza degli interessi (inclusa) e quella in cui gli stessi sono dovuti (esclusa), e il numero effettivo di giorni dell’anno o del periodo cedolare. Supponiamo ad esempio di voler acquistare un BTP valore nominale 100, con cedola semestrale e rendimento annuo del 2% (quindi 1% semestrale), data di regolamento 1/7 e data di godimento 1/6-1/12. In tal caso, il numero dei giorni effettivi dall’1/6 all’1/7 sono 30, mentre quello dei giorni effettivi dall’1/6 all’1/12 sono 183. I dietimi sono calcolati come segue:
Dietimi = 1% * 100 / 183 = 0,005464
Nelle emissioni dei titoli di Stato effettuate con le aste ordinarie e nelle operazioni di concambio, l’approssimazione è di 6 cifre decimali per 1.000 euro di capitale. Per quanto riguarda invece il mercato secondario, nelle emissioni tramite sindacato e nelle operazioni di concambio attraverso il sistema telematico di negoziazione, si segue la convenzione di 5 cifre decimali per 100 euro di capitale.
Per calcolare il rateo di interessi, basta moltiplicare i dietimi per il numero di giorni dei giorni effettivi che vanno dalla data di godimento a quella di regolamento. Quindi si avrà:
Rateo = 0,005464 * 30 = 0,16
In altro modo, per determinare direttamente il rateo si può seguire questa formula:
Rateo = (30/183) * 1% * 100 = 0,16
Actual/365 (ISDA)
Il sistema Actual/365 divide il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi per 365 (o 366 se la parte di periodo di calcolo degli interessi cade in un anno bisestile). Ipotizzando ad esempio di acquistare al 15/9 un BTP a valore nominale 100, con cedola annuale al 4%, data di godimento 1/6, con giorni effettivi 106 dall’1/6 al 15/9, si avrà:
Dietimi: 4% * 100 / 365 = 0.010958
Actual/360
Il metodo Actual/360 divide il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi per 360. Questa formula viene applicata ad esempio per i CCTeu negoziati sul mercato secondario o acquistati in occasione delle emissioni sul mercato primario. A titolo di esempio, supponiamo di acquistare un CCTeu con cedola semestrale e tasso annuo al 3%, data di godimento 1/7 e data di regolamento 15/8. Il calcolo dei dietimi avverrà come segue:
Dietimi = 3% * 100 / 360 = 0.008333
30/360
La formula 30/360 indica il numero di giorni nel periodo di calcolo degli interessi diviso per 360. Quindi, il numero di giorni è determinato sulla base di un anno di 360 giorni, ossia di 12 mesi di 30 giorni. Ci sono delle eccezioni. Se ad esempio l’ultimo giorno di calcolo degli interessi è il 31 di un mese, ma il primo giorno del periodo è un giorno diverso dal 30 o 31 di un mese, il mese che include tale ultimo giorno non deve essere ridotto a 30 giorni. Quindi, se la data di godimento è il 15/10 e la data di regolamento è il 31/10, il mese di ottobre non va considerato di 30 giorni. Un’altra eccezione riguarda il mese di febbraio, che non va esteso a 30 giorni se l’ultimo giorno del periodo di calcolo degli interessi corrisponde all’ultimo giorno di febbraio.