Home > Finanza personale > Come avviare un’azienda agricola: procedura, regimi fiscali, Bonus – BorsaNews24

Come avviare un’azienda agricola: procedura, regimi fiscali, Bonus – BorsaNews24

2025/02/18 1

Negli ultimi anni l’agricoltura ha conquistato un posto centrale tra le scelte di chi vuole avviare un’azienda agricola. Sempre più giovani guardano alla terra come a un’opportunità di business, in grado di unire passione, tradizione e guadagno.

La riscoperta della sostenibilità, l’interesse crescente per i prodotti locali e biologici, ma anche gli incentivi economici, hanno acceso i riflettori su un settore che offre molto più di quanto si possa immaginare.

Ma come si fa a trasformare un sogno agricolo in realtà? Dalla scelta del terreno ai passaggi burocratici, passando per bonus e agevolazioni: scopriamo insieme tutto quello che serve per aprire un’azienda agricola e coglierne i vantaggi.

 

Azienda agricola, si parte dal terreno

L’avventura imprenditoriale nel mondo agricolo comincia sempre con un elemento fondamentale: il terreno. Che si tratti di proprietà o affitto, il terreno è il punto di partenza imprescindibile. Esistono strumenti che facilitano l’accesso alla terra per chi decide di cimentarsi in questa nuova avventura.

La Banca dei Terreni Agricoli permette, ad esempio, di individuare e acquistare terreni con modalità agevolate. Per i giovani, il bando Generazione Terra di Ismea rappresenta un’opportunità imperdibile: fino a 100.000 euro a fondo perduto per acquistare il primo appezzamento, con domande aperte fino al 29 novembre 2024.

In parallelo, la PAC 2023-2027 (Politica Agricola Comune) mette a disposizione contributi dedicati ai giovani imprenditori. Fino a 7.515 euro l’anno per cinque anni sono previsti per chi lavora fino a 90 ettari di terreno, una spinta importante per partire con il piede giusto.

 

Azienda agricola, passaggi burocratici: INPS, INAIL, Camera di Commercio

Una volta trovato il terreno, inizia il viaggio nella burocrazia. Non serve però scoraggiarsi: è possibile aprire un’azienda agricola senza troppe complicazioni solo con un po’ di organizzazione. Prima di tutto è fondamentale conoscere la figura dell’imprenditore agricolo, regolamentata dall’articolo 2135 del Codice Civile.

Secondo la normativa, chi coltiva, alleva animali o svolge attività connesse alla terra è considerato un imprenditore agricolo. Ma attenzione: per operare legalmente serve una Partita IVA.

Tre sono le tipologie di imprenditori agricoli riconosciute dalla Legge:

 

  • Coltivatori diretti: attività gestita da una famiglia che dedica almeno 104 giornate lavorative annue alla coltivazione o all’allevamento.
  • Imprenditori Agricoli Professionali (IAP): professionisti che investono almeno il 50% del loro tempo e reddito nel settore.
  • Imprenditori agricoli non professionali: per chi svolge attività agricola senza i vincoli di tempo o reddito dei professionisti, ma con minori vantaggi fiscali.

 

È possibile scegliere di avviare una ditta individuale o una società agricola. Nel caso delle società, almeno un amministratore o socio deve avere la qualifica di coltivatore diretto o IAP. Tutto il processo di registrazione e apertura passa attraverso il portale ComUnica, che consente di gestire online tutte le comunicazioni necessarie verso Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL e Camera di Commercio.

 

Azienda Agricola, quale regime fiscale scegliere

 Una volta completati i passaggi burocratici, è tempo di decidere il regime fiscale più adatto all’attività di azienda agricola. Tre sono le opzioni principali pensate per il settore “agricoltura”, ognuno con i suoi requisiti da rispettare e favorevole a specifici imprenditori:

 

  • Regime di esonero: perfetto per chi genera un reddito inferiore a 7.000 euro annui e vende per almeno due terzi prodotti agricoli.
  • Regime speciale: dedicato a chi supera i 7.000 euro, consente la detrazione dell’IVA secondo percentuali di compensazione legate ai prodotti venduti.
  • Regime ordinario: scelto su opzione, permette una gestione fiscale classica e richiede una comunicazione formale al fisco.

 

Ovviamente, ogni regime ha i suoi vantaggi e risponde a diverse esigenze. La scelta giusta dipenderà dalle dimensioni dell’azienda e dagli obiettivi imprenditoriali.

 

Bonus e incentivi

Le aziende agricole possono beneficiare di una vasta gamma di incentivi, pensati per sostenere la produzione, l’innovazione e la sostenibilità. I fondi della PAC offrono aiuti specifici per le colture strategiche, come girasoli, vigneti, uliveti, o per gli allevamenti di bovini, ovini e suini.

Ma le opportunità non finiscono qui. Programmi come il Fondo Innovazione Ismea, la Nuova Sabatini e la ZES Unica Agricoltura forniscono risorse per l’acquisto di macchinari, l’ammodernamento delle strutture e l’innovazione tecnologica.

Inoltre, gli incentivi per il fotovoltaico stanno rivoluzionando completamente il settore. Installare pannelli solari sui tetti dell’azienda agricola, come quelli delle stalle, permette di accedere a contributi a fondo perduto, ridurre i costi energetici e diminuire l’impatto ambientale.

Un’altra strada per incrementare i guadagni è diversificare l’attività. Trasformare i prodotti agricoli in beni a valore aggiunto, come formaggi o conserve, o aprire un agriturismo, sono scelte che combinano tradizione e innovazione, creando un’offerta completa per i consumatori e migliorando la redditività dell’azienda.

Recent News

    No posts found.

           

About Borsanews24

Borsa News 24h offre notizie in tempo reale, analisi approfondite e commenti esperti sul mercato azionario italiano. Rimani aggiornato su trend, investimenti e opportunità nel settore finanziario grazie a contenuti accurati e professionali.