La BCE brutta e cattiva che vuole affondare l’economia europea per riportare il tasso di inflazione al 2% è una narrativa che appartiene al passato. Ieri Francoforte ha operato l’atteso rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base ma ha aperto alla possibilità di una pausa (o uno stop definitivo) al rialzo dei tassi in settembre. I mercati hanno intercettato il cambiamento di tono e le Borse sono salite mentre il cambio eur/usd ha visto la valuta unica arretrare. E adesso come potrebbe muoversi l’euro?
S’ode stormir di colombe
Nelle settimane precedenti la riunione della BCE si è assistito a una teoria ininterrotta di dichiarazioni da parte dei falchi Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, e Isabel Schnabel, rappresentante tedesco alla Banca centrale europea. A prendere la parola per primo, dopo la riunione della BCE, è stato il greco Yannis Stournaras, colomba che siede nel Comitato di politica monetaria.
“Sembra che siamo molto vicini alla fine del rialzo dei tassi di interesse. In ogni caso, anche se ce ne fosse ancora uno e difficilmente vedo ragioni perché ci sia, penso che ci fermeremo lì” ha dichiarato Stournaras. I falchi per ora non hanno risposto ma nessuno dubita che lo faranno, magari prendendo a pretesto i dati sull’inflazione in uscita oggi e lunedì in eurozona.
“Una nuova serie di dati deboli dall’economia europea, magari per la fine del mese di agosto, più segnali non contraddittori sul rientro dell’inflazione potrebbero portarci verso una pausa” ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg Television il capo economista europeo di Morgan Stanley, Jens Eisenschmidt che ha concluso: “Ci aspettiamo un rialzo al 4% a settembre ma è una decisione che sarà presa sul filo di lana”.
L’analisi tecnica del cambio eur/usd
Nel prossimo mese e mezzo, quello che porterà alla riunione di politica monetaria della BCE del 14 settembre, il cambio eur/usd rimarrà in balia dei dati economici di crescita e inflazione nella zona euro. Al momento il quadro grafico di lungo periodo registra un rallentamento del trend di rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro inaugurato dai minimi di settembre 2022 a 0,9550. L’inclinazione del trend, rimasto favorevole alla moneta unica, è diventata meno verticale a partire da febbraio 2023. In ogni caso il cambio eur/usd è riuscito a spingersi fino a 1,1275, massimi del 18 luglio scorso.
Da quel livello è partita una correzione che, a seguito della riunione della BCE di ieri ha portato il cambio sotto 1,10. La solidità del trend rialzista, già testata coni due massimi decrescenti del 3 maggio e del 22 giugno, entrambi superati dall’allungo del mese di luglio, potrebbe essere ora messo sotto pressione. L’euro potrebbe tornare verso 1,0830 in prima battuta e successivamente verso area 1,0660. Un ritorno sopra 1,1150 potrebbe servire a stabilizzare il quadro grafico e provare un attacco ai massimi più recenti.

Cambio eur/usd: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, si potrebbero valutare strategie short con ingresso a 1,0942 con target 1,0833 e 1,07. Lo stop loss potrebbe essere posizionato a 1,1012. Per questo tipo di operatività può essere utilizzato un Certificato Turbo24 di IG con facoltà short su eur/usd che abbia il livello di Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per lo stop loss indicato.
Nel dettaglio, il Certificato Turbo24 Short con ISIN DE000A229HJ1 propone un livello di KO a 1,249781 e leva 8. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore, sotto la voce info. L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché ciò accada il cambio eur/usd dovrà raggiungere il livello di KO del Certificato.