Fra i vari titoli di Stato italiani in circolazione esistono anche i BTP denominati in dollari USA. Si tratta, precisamente, di una emissione trentennale da 2 miliardi risalente al lontano 2003 e negoziabile per tagli minimi da 1.000 USD, quindi accessibile anche ai piccoli risparmiatori. Un ottimo strumento di diversificazione in titoli di Stato italiani con rischi relativamente contenuti al netto del fattore cambio.
Il Btp in dollari USA era stato emesso, a suo tempo, a favore di investitori istituzionali sulla borsa del Lussemburgo. Ma, sul secondario è accessibile a tutti presso il mercato obbligazionario telematico italiano (MOT). Gli scambi sono, purtroppo, limitati rispetto agli altri Btp quotati, anche perché l’ammontare in circolazione è relativamente piccolo rispetto ai titoli di Stato in euro. Avere, comunque, in portafoglio una piccola quantità di questo asset rappresenta, a detta degli esperti, un ottimo strumento di diversificazione in titoli di Stato italiani. Adatto più a cassettisti che a traders.
Caratteristiche del Btp 5,375% 2033 in dollari USA
Nel dettaglio, il Btp 5,375% 2033 in dollari USA è un titolo di Stato a tasso fisso di durata trentennale. Offre una cedola lorda annuale pagabile posticipatamene ogni sei mesi: il 15 giugno e il 15 dicembre di ogni anno. Il rimborso è previsto in unica soluzione il 15 giugno 2033. Di seguito le caratteristiche principali del titolo:
- Data emissione: 15 giugno 2003
- Prezzo di emissione: 98,44 Usd
- Scadenza: 15 giugno 2033
- Cedola annuale: 5,375% pagabile ogni sei mesi
- Codice ISIN: US465410BG26
- Ammontare nominale: 2 miliardi di Usd
- Lotto minimo negoziabile: 1.000 Usd
- Mercato di negoziazione: MOT
Il Btp scambia intorno a 103,50 dollari e offre un rendimento lordo a scadenza del 5,14%. Lo yield per questo Btp in valuta americana è di quasi il 2% in più rispetto all’omologo Btp in euro di pari durata. Quindi, in teoria, a parità di rischio Paese, è sicuramente più conveniente come investimento e rappresenta una buona alternativa e fonte di diversificazione del proprio portafoglio.
Vantaggi e rischi dell’investimento in valuta
Ma se il Btp 5,375% 2033 in dollari è più conveniente in termini di rendimento rispetto al Btp 2,45% 2033 in euro, è bene tenere sempre presente il rischio cambio. Come noto, gli investimenti in titoli, di qualsiasi natura, denominati in valuta estera sono soggetti al rischio che il valore di una particolare moneta cambi rispetto a quella di riferimento. In questo caso l’euro. Sicché le fluttuazioni valutarie possono avere un impatto significativo sul rendimento del Btp in questione, sia in positivo che in negativo.
Le oscillazioni costituiscono, pertanto, un fattore di rischio, anche se il cambio fra euro e dollaro USA è sempre rimasto entro determinati limiti di oscillazione da quando è stata introdotta la moneta unica. Il Btp 5,375% 2033 fu emesso intorno a 1,15 nel 2003 e oggi lo ritroviamo a circa 1,12, quindi, fra alti e bassi, nel corso del tempo l’investimento ha dato soddisfazioni. Il prezzo, invece, ha oscillato più ampiamente fra 128 coi tassi di riferimento della Fed ai minimi storici e 93 con il ritorno dirompente dell’inflazione.
Quindi il timing di negoziazione, in questo senso, non è da trascurare se si vuole ottimizzare l’investimento. La cedola medio-alta, infine, rappresenta un buon cuscinetto contro il rischio cambio. Considerando, infine, la vita residua del titolo di Stato (9 anni) e la prospettiva di ulteriori tagli dei tassi sui Fed Funds, il Btp in dollari costituisce oggi una buona occasione di diversificazione del proprio portafoglio.