Le quotazioni del bitcoin hanno superato la soglia di 71.000 dollari per la prima volta da giugno scorso, sulla fiducia degli investitori che nelle elezioni presidenziali USA della prossima settimana sarà Donald Trump a spuntarla su Kamala Harris. Bitcoin ormai è considerato un Trump-trade, poiché il leader repubblicano si è apertamente dichiarato pro-crypto.
Harris invece è più moderata e spinge per una regolamentazione del settore crittografico, per quanto il suo approccio sembri distante dal giro di vite messo in atto dall’amministrazione Biden. Trump è appoggiato anche da Elon Musk, noto per le sue posizioni a favore delle criptovalute e che ha finanziato la campagna elettorale del magnate. La ricetta del 78enne newyorchese è chiara e ambiziosa: vuole fare dell’America il centro mondiale degli asset digitali, allontanando tutti coloro che in questi anni hanno remato contro il settore.
Il sentiment positivo che c’è attualmente nei confronti di bitcoin ha compensato anche alcuni venti contrari. Tra questi il fatto che la Federal Reserve ridurrà l’intensità dei tagli ai tassi di interesse. Tassi più alti significano meno propensione al rischio degli investitori e Bitcoin è tra le attività che presentano una rischiosità maggiore. Un altro elemento che ha disturbato il mondo delle criptovalute in quest’ultimo periodo è stata la stretta delle autorità statunitensi su Tether, una stablecoin chiave per il trading delle criptovalute, in particolare di bitcoin.
Bitcoin: gli investitori vedono quota 80.000 dollari
Il mercato delle opzioni sta scontando un balzo del prezzo di bitcoin fino a 80.000 dollari alla fine di novembre. Questo indipendentemente da una vittoria di Trump alle elezioni USA. La volatilità implicita intorno al giorno del voto del 5 novembre è molto elevata.
Secondo Tony Scamore, analista di IG Australia Pty, il mercato continua a “prezzare una vittoria elettorale di Trump”. Tuttavia, “bitcoin ha bisogno di una rottura prolungata di 70.000 dollari per aumentare la fiducia nella possibilità di superare il massimo storico di marzo di 73.798 dollari”, ha aggiunto. Arisa Toyosaki, co-fondatrice di Cega, un fornitore di servizi di derivati crypto, considera positiva “l’affiliazione di Musk con la campagna di Trump” sulle criptovalute. Questo “ha contribuito a sollevare il sentiment tra i trader”, ha osservato l’esperta.
Questa settimana ci saranno due eventi importanti che potrebbero movimentare le quotazioni di bitcoin, prima della settimana di fuoco che vedrà al centro della scena le elezioni presidenziali statunitensi e la riunione della Fed. Domani verranno pubblicate le trimestrali di MicroStrategy, il più grande investitore al mondo di bitcoin, e di Coinbase, il più grande exchange di criptovalute del pianeta.