Nelle ultime 24 ore il prezzo del bitcoin ha aggiornato il record storico toccando quota 93.462 dollari, prima di ritirarsi verso 91.000. La criptovaluta ha trovato nuova linfa negli ultimi dati sull’inflazione americana che hanno mostrato un indice dei prezzi al consumo stabile al 2,6% su base annua e allo 0,3% mese su mese. L’obiettivo della Federal Reserve al 2% non è ancora stato raggiunto, ma non ci sono stati segnali di un risveglio del carovita in grado di ostacolare il ciclo di tagli ai tassi di interesse della Banca centrale. Il mercato non si aspetta un altro maxi-taglio da mezzo punto percentuale nella riunione del prossimo mese, come avvenuto invece a settembre, ma la Fed dovrebbe almeno ripetere la riduzione di 25 punti base attuata a novembre. L’accomodamento monetario favorisce le attività con un maggiore livello di rischio, come il bitcoin.
Gran parte della forza del re delle valute digitali, però, è determinata in questo momento dal ciclone Donald Trump. I repubblicani hanno conquistato ufficialmente anche la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, (218 seggi). Il nuovo presidente degli Stati Uniti quindi non avrà ostacoli per mettere in atto il suo programma elettorale che presenta un quadro decisamente favorevole per le criptovalute. Trump vorrebbe creare una riserva strategica di bitcoin e fare degli Stati Uniti un hub per l’estrazione della criptovaluta. Tra l’altro ha intenzione di rimuovere dalle autorità di regolamentazione tutti coloro che hanno remato contro il settore crittografico per oltre un decennio. Primo della lista è il presidente della Securities and Exchange Commission, Gary Gensler, che ha esercitato una pressione contraria costante avviando centinaia di cause giudiziarie contro le società del settore. Trump intende mettere ai vertici, invece, soggetti crypto-friendly, che non abbiano pregiudizi verso un asset che a suo avviso potrebbe contribuire alla crescita del Paese.
Bitcoin: Novogratz vede il prezzo a 500.000 dollari
Il livello di 100.000 dollari è ormai alla portata per il bitcoin. Il traguardo fino a poco tempo fa sembrava utopistico e ora potrebbe essere raggiunto prima di quanto si pensasse. Quello che succederà dopo dipenderà probabilmente da diversi fattori, in primis quanto effettivamente Trump darà seguito alle sue promesse.
Michael Novogratz, il miliardario a capo della società di investimenti in criptovalute Galaxy Digital, ha affermato che la probabilità che venga istituita una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti è bassa. Piuttosto, “sarebbe intelligente prendere i bitcoin detenuti e aggiungerne un po’, dicendo di essere un Paese che mette la tecnologia e le criptovalute al primo posto” ha detto. Tuttavia, se gli Stati Uniti dovessero arrivare a istituire una riserva strategica, “penso che bitcoin si dirigerebbe verso 500.000 dollari“, ha aggiunto. Novogratz, sostenitore di lunga data del Partito democratico, ha guadagnato circa 5,4 miliardi di dollari questa settimana con il rally del bitcoin.
Chris Weston, responsabile della ricerca presso Pepperstone Group, ha osservato che dopo una corsa così dirompente c’è da aspettarsi un “aumento di flussi bidirezionali”. Tuttavia, una volta che alcune posizioni verranno liquidate, “ci sposteremo verso una situazione rialzista più chiara”, ha aggiunto.
