Nelle ultime 24 ore le quotazioni di Bitcoin sono state sottoposte a violente oscillazioni. Dapprima sono volate fino a ben oltre 47.000 dollari, per poi ritracciare bruscamente sotto 46.000 dollari. Il disordine nel mercato delle criptovalute è stato causato da un falso post su X (ex Twitter) che riportava l’approvazione delle domande dei gestori patrimoniali relative agli ETF Bitcoin spot da parte della Securities and Exchange Commission. Poco dopo le ore 16 a Washington di martedì 9 gennaio, il messaggio fasullo recitava :”La SEC concede l’approvazione per #Bitcoin ETF per la quotazione su tutte le Borse valori nazionali registrate”.
Si è trattato di un vero e proprio hackeraggio dell’account dell’autorità di regolamentazione americana, come poco dopo il post ha affermato ufficialmente il presidente Gary Gensler nel suo account personale su X. “L’account Twitter @SECGov è stato compromesso ed è stato pubblicato un tweet non autorizzato. La SEC non ha approvato la quotazione e il trading di prodotti spot su Bitcoin” ha scritto. Verso le ore 17, il controllo dell’account del regolatore è stato ripreso dallo staff che si è subito attivato per cancellare il falso post.
Cos’è successo all’account della SEC
L’authority non ha ancora individuato chi possa essersi introdotto nei sistemi di sicurezza violando l’account di X, affermando che l’accesso non autorizzato è da attribuirsi a “una parte sconosciuta”. Tuttavia, in un comunicato la SEC ha scritto che “lavorerà con le forze dell’ordine e i partner di tutto il governo per indagare sulla questione e determinare i prossimi passi appropriati relativi sia all’accesso non autorizzato che a qualsiasi cattiva condotta correlata”. Nella tarda serata di ieri ha poi precisato che non si è trattato di una violazione dei sistemi di X, ma piuttosto di “un individuo non identificato che ha ottenuto il controllo su un numero di telefono associato all’account @SECGov attraverso una terza parte”. Nel frattempo il social media X ha completato un’indagine preliminare sull’account compromesso da cui è emerso quanto sostenuto dalla SEC: “Al momento della compromissione l’account non aveva l’autenticazione a due fattori abilitata”.
Oggi le prime risposte della SEC su alcuni ETF Bitcoin spot
L’attesa per l’approvazione degli ETF Bitcoin spot è comunque febbrile. Nella giornata di oggi la SEC dovrebbe pronunciarsi su alcune delle domande presentate da 11 gestori patrimoniali, tra cui BlackRock, Fidelity, Invesco, Ark e Franklin Templeton. L’esito positivo sembra quasi scontato dopo i chiarimenti forniti dai gestori che avrebbero ridimensionato le preoccupazioni dell’autorità su questioni attinenti a frodi e manipolazioni di mercato.
L’effetto che il benestare della SEC potrebbe avere sul prezzo del Bitcoin è però alquanto incerto. È probabile che in gran parte la decisione del regolatore sia già incorporata nelle quotazioni e lo spazio di rialzo potrebbe essere limitato, almeno nel breve termine. Diverso sarebbe se dovesse arrivare una clamorosa bocciatura o se la SEC dovesse prendersi ancora tempo per decidere. In tali casi si potrebbe innescare una corsa alla vendita di Bitcoin tale da far precipitare i prezzi.