Dagli ETF Bitcoin stanno arrivando segnali allarmanti per la principale criptovaluta. Secondo i dati raccolti da Bloomberg, il ProShares UltraShort Bitcoin ha registrato a inizio settimana il flusso giornaliero più alto dal lancio, in aprile, con 18,8 milioni di dollari in entrata. Questo risultato si unisce a quello di ProShares Short Bitcoin ETF, che ha raccolto nelle due ultime sessioni di trading circa 23 milioni di dollari. Si tratta di fondi che puntano contro il bitcoin, il primo con leva doppia. Il gruppo di 12 ETF che investono direttamente nell’acquisto della valuta digitale ha invece registrato un deflusso di 438 milioni di dollari, il terzo più grande da gennaio, quando gli ETF spot hanno ricevuto l’approvazione da parte della Securities and Exchange Commission.
Questi dati mostrano come i trader stiano riducendo decisamente le posizioni rialziste sul bitcoin che avevano accumulato a partire dal 5 novembre 2024, data in cui dalle elezioni presidenziali americane è uscito vincitore il candidato repubblicano pro-cripto Donald Trump. La madre di tutte le criptovalute si è posizionata a un soffio della soglia fatidica di 100.000 dollari nei giorni scorsi, ma da lì il prezzo si è ritirato fino a circa 92.000 dollari di oggi. Probabilmente il mercato sta rifiatando, nella convinzione che il rally si sia spinto troppo oltre. “I trader si stanno proteggendo dai potenziali rischi al ribasso”, ha affermato Nick Forster, fondatore della piattaforma di trading di criptovalute Derive.xyz. “Tuttavia pullback come questi non sono rari nei mercati rialzisti”.
Bitcoin: inversione del trend o normale ritracciamento?
La corsa del bitcoin verso l’area chiave dei 100.000 dollari è stata alimentata dalle promesse di Trump di costruire un’impalcatura normativa favorevole alle criptovalute, in aggiunta all’ambizione di creare una riserva strategica di bitcoin negli Stati Uniti e di estrarre le monete rimanenti in territorio americano. Le dimissioni dalla SEC di Gary Gensler – uno dei più feroci oppositori degli asset digitali in questi anni – hanno contribuito a dar forza al rally. L’ultimo ritracciamento inquieta gli investitori che hanno cavalcato il trend, ma potrebbe anche essere un’occasione per coloro che sono rimasti fuori per entrare a mercato.
“La soglia di 100.000 dollari è una formidabile barriera psicologica”, ha affermato Mati Greenspan, fondatore di Quantum Economics. “La comunità ha tenuto d’occhio questo significativo livello psicologico per anni e, sebbene rompere ora sarebbe un importante segnale rialzista, potrebbe essere necessario un breve pullback per prendere lo slancio prima del prossimo tentativo”.
Secondo Brett Reeves, direttore commerciale della società di infrastrutture cripto BitGo, il calo dei questi giorni non è altro che una fisiologica presa di profitto dopo il rally post-elettorale. “Storicamente, quando vengono raggiunti nuovi massimi storici, c’è un periodo di consolidamento prima di ulteriori movimenti verso l’alto”, ha affermato. “Sappiamo che nuovi fondi istituzionali stanno entrando nel settore e che l’attività retail è in ripresa, sia tramite ETF che via exchange. Con le notizie macroeconomiche e normative positive in arrivo, potremmo assistere a una rapida ripresa dei prezzi”.
